Pesaro.- Più di centocinquanta apicoltori delle Marche si sono uniti questa mattina alle oltre mille tute gialle in piazza Santi Apostoli a Roma per fare sentire la loro voce contro la concorrenza sleale del miele extra UE, in particolare quello cinese, a rischio di adulterazione, non conforme agli standard qualitativi e di sicurezza alimentare.
Nella manifestazione tutta la delusione e la rabbia degli apicoltori contro l’import sleale e i cambiamenti climatici che affossano il miele italiano con i produttori apistici che devono fronteggiare arrivi di prodotto straniero di bassa qualità a prezzi stracciati, mentre aumentano i costi di produzione necessari per fronteggiare maltempo e siccità.
“Non potevamo non essere presenti – dichiarano gli apicoltori delle Marche – a questo appuntamento fondamentale per la nostra sopravvivenza nonché chiedere di avviare le procedure antidumping in Europa contro il miele cinese che ci sta soffocando con la sua concorrenza sleale. Non vediamo alcun futuro per noi e per le nostre api finché non decideranno di adottare i giusti provvedimenti di tutela. È inutile lavorare perseguendo la qualità se ogni volta veniamo ingannati da una competizione disonesta. A questo punto, chiediamo sussidi adeguati per coprire almeno le spese sostenute e restare custodi di aree naturali”.
Alla protesta, insieme al presidente di Miele in Cooperativa Riccardo Babini e al Segretario Generale dell’associazione, Riccardo Terriaca, hanno preso parte diversi rappresentanti della Commissione Agricoltura della Camera, parlamentari e rappresentanti delle associazioni di tutela dei consumatori che hanno sposato la causa degli apicoltori. Tra loro Luigi D’Eramo sottosegretario con delega apicoltura, Mirco Carloni presidente XIII Commissione Agricoltura Camera Deputati e Stefano Vaccari Capogruppo PD Commissione Agricoltura Camera.