Ancona.- Con una lettera inviata ai Comuni marchigiani, otto associazioni hanno posto all’attenzione il tema della frequenza dei centri estivi da parte dei minori con disabilità. Le associazioni segnalano come con la fine dell’anno scolastico per molte famiglie con figli con disabilità si pone il problema dell’accesso alle opportunità ludico ricreative (centri estivi, colonie marine).
Le associazioni affermano: “In molti Comuni vengono realizzati Centri estivi o attività ludico ricreative (pubblici o privati) destinati ai minori fino a 12 anni di età. Le famiglie con minori con disabilità non sempre trovano accesso come gli altri a queste opportunità territoriali. Diversi i motivi : al momento dell’iscrizione, viene richiesto che il bambino sia accompagnato da un proprio educatore pena l’impossibilità di iscrizione per inidoneità degli spazi e di personale nel rispondere alle esigenze connesse alla condizione di disabilità. Si può verificare poi che l’ente gestore accetti l’iscrizione del bambino disabile affiancandolo a un animatore interno ma, in questo caso, con la richiesta di una maggiorazione della quota di iscrizione. Contemporaneamente, alcune famiglie possono trovarsi senza il supporto del servizio di assistenza domiciliare o averlo ma con un orario settimanale non sufficiente alla piena frequenza dei centri estivi.