Ancona – “Con l’introduzione del nuovo Codice degli Appalti si rischia di impedire alle amministrazioni di realizzare le opere pubbliche nel rispetto dei tempi del PNRR mettendo a rischio milioni di finanziamenti”.
Ecco come Viviana Caravaggi Vivian, Coordinatrice della Federazione regionale degli Ordini degli Architetti ha introdotto l’incontro con l’On. Antonio Baldelli, membro della Commissione Trasporti della Camera dei deputati e ha lanciato l’allarme sulla bozza in tema di appalti del nuovo Codice dei Contratti proposta dal Governo Meloni.
“Il nuovo testo così come proposto – ha detto l’Arch. Caravaggi avviando il tavolo di confronto con la presenza di tutti i presidenti degli altri Ordini territoriali – cancella una serie di elementi che, come architetti, riteniamo fondamentali e per i quali nelle Marche abbiamo fatto una serie di passi avanti anche rispetto alla realtà nazionale”.
Il riferimento è al protocollo tra la Federazione regionale e la Regione Marche siglato negli scorsi mesi che guarda decisamente alla Qualità della progettazione nell’interesse della riqualificazione delle città e dei territori. “Così si rischia un passo indietro rispetto agli intendimenti condivisi – ricorda – nati nella volontà di preservare la qualità e la centralità del progetto architettonico razionalizzando processi e superando gli scogli burocratici senza mettere in discussione il valore dell’opera architettonica quale elemento destinato alla collettività e soprattutto senza rischiare che non venga realizzato nei tempi previsti”.
Secondo gli Architetti marchigiani se la nuova normativa venisse approvata così come proposta si introdurrebbe l’appalto integrato con il progetto realizzato direttamente dalle imprese edili a discapito della qualità e rendendo i tempi per aprire un cantiere e delle successive fasi per il completamento dello stesso non sostenibili.
“Le proposte di emendamento le abbiamo presentate tramite il nostro Consiglio Nazionale e nell’ambito della Rete delle Professioni Tecniche – ricorda la Caravaggi che ha chiesto a nome dei colleghi all’On. Baldelli l’impegno a sostenere la posizione degli Architetti – ma spiace constatare come il lavoro svolto sui territori prima e dal Consiglio Nazionale degli Ordini degli Architetti poi, non sia stato adottato, forse nemmeno considerato”.
Il riferimento riguarda la scelta dei concorsi quale strumento per l’affidamento dei servizi di progettazione che è stata ridimensionata così come la riduzione delle procedure di affidamento che, con l’abbassamento della soglia dei controlli, rischia di dare spazio all’illegalità.