Ascoli. Venti associazioni e comitati del Piceno e del Fermano coordinate dal Tavolo per l’Acqua bene comune hanno manifestato questa mattina ad Ascoli davanti la sede del Ciip, la spa che gestisce il servizio idrico in due province. La protesta è stata organizzata sia per chiedere una migliore qualità dell’acqua fornita ai residenti che per ottenere chiarezza sulle scelte future della società. A cominciare dai termini dell’accordo che sarebbe stato raggiunto con il Gruppo Iren, 4 miliardi fatturato, e che prevederebbe l’ingresso del Ciip nel business dei rifiuti. Tavolo e associazioni non vogliono che l’azienda partecipata dai Comuni del territorio snaturi il proprio ruolo principale , diventando una multiutility quando invece dovrebbe fare investimenti per ammodernare rete e servizio all’utenza. E soprattutto non vogliono che si inizi un percorso che potrebbe portare alla privatizzazione dell’acqua. E questo contro l’esito del referendum che nel 2011 sancì il fatto che la essenziale risorsa idrica debba restare un bene comune, non una merce come le altre. I manifestanti hanno chiesto che Ciip da spa torni ad essere una società consortile.
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