Botta e risposta tra il sindaco di Ascoli Guido Castelli e il presidente della Provincia Paolo D Erasmo sulla scottante questione della gestione dei rifiuti nel Piceno e sull aumento della Tari nel 2018. D Erasmo replica subito al primo cittadino , che lo aveva tirato in ballo addossandogli la responsabilità dell.incremento della tassa. ‘Ancora una volta- sostiene il presidente -il sindaco Castelli interviene sulla questione rifiuti a sproposito coinvolgendo il sottoscritto in maniera strumentale ed inopportuna per cercare visibilità a buon mercato mettendo insieme fatti e considerazioni in maniera imprecisa e confusa per giustificare l’aumento della TARI. E’ quindi proprio necessario fare alcune puntualizzazioni : la criticità nello smaltimento dei rifiuti, ed il conseguente aumento della TARI, è tutta in capo al Comune di Ascoli Piceno. Ribadisco – aggiunge -che quando ho assunto la Presidenza dell’ATA, i volumi disponibili nella discarica di Relluce erano già ampiamente esauriti, tanto è vero che già nel maggio 2014 erano state emanate, dalla precedente Amministrazione provinciale, ordinanze in deroga per il sormonto di alcune vasche. Pertanto l’unico sito disponibile sul territorio dove conferire i rifiuti ed evitare che gli stessi finissero in strada nel giro di pochi giorni, era quello della vasca III di Geta, ora esaurita per i rifiuti urbani.’ D Erasmo prosegue sostenendo poi che ‘ il progetto di sormonto della Vasca I di Geta, è stato considerato in tutte le riunioni del Comitato di Coordinamento e dell’Assemblea dell’ATA (a partire dal 2016) quale piano stralcio anticipatorio del Piano d’Ambito, al solo fine di evitare per circa due anni il conferimento dei rifiuti a Fermo con costi ben superiori.
Il Documento Preliminare al Piano D’Ambito dell’ATA, votato all’unanimità dai comuni – Ascoli compreso – e poi approvato dalla Regione Marche, fa propria tale previsione e rinvia al Piano d’Ambito la scelta della soluzione definitiva di lungo termine. Una circostanza che Castelli dimentica sempre di evidenziare nelle sue periodiche invettive e che dimostra invece come certe decisioni provengono da un indirizzo comune ed unitario del territorio e non dall’ostinazione del Presidente dell’ATA.’
La Provincia, autorità competente in materia di autorizzazioni ambientali, ha approvato il Progetto di sormonto della Vasca I di Geta il 29 settembre 2017 ‘ ma afferma ancora il Presidente ‘ da allora il SUAP del Comune di Ascoli Piceno ancora non ha rilasciato il conseguente provvedimento unico adducendo, senza competenza, motivazioni che non erano state sollevate nel corso delle conferenze dei servizi svoltesi in provincia.
Peraltro il sindaco fa confusione in quanto la problematica delle distanze della discarica dal centro abitato non si applica al progetto di sormonto della vasca I di Geta ma ad altro progetto, che non riguarda l’abbancamento dei rifiuti urbani.
E’ evidente che tale comportamento impedisce il ritorno dell’abbancamento in ambito dei rifiuti urbani e determina il consistente aumento della TARI, che invece tutti i Comuni volevano scongiurare, in special modo quelli come San Benedetto del Tronto ove la raccolta differenziata è più elevata’.