Ascoli.- Le eccellenze del restauro e dell’artigianato artistico marchigiano fanno tappa ad Ascoli. A partire da domenica 14 maggio le cento torri, da sempre culla privilegiata dell’espressione artistica regionale e nazionale, ospitano le opere di due artigiani artistici marchigiani, giunte in città nell’ambito del progetto “Craft Surfing – Botteghe ospitali” promosso da CNA Marche.
L’obiettivo dell’iniziativa è mettere insieme l’esperienza, le conoscenze e l’estro dei maestri dell’artigianato artistico marchigiano per avviare un processo di contaminazione reciproca che possa arricchire non solo il bagaglio professionale degli artigiani protagonisti del progetto, ma anche gli stessi territori coinvolti.
Grazie alla disponibilità di 15 professionisti che in tutte le Marche condivideranno i propri spazi commerciali e i loro laboratori creativi, il progetto intende promuovere l’eccellenza artigiana attraverso dei veri e propri scambi di ospitalità, andando a costituire una rete di imprese e di maestri artigiani che in questo modo coinvolgeranno direttamente cittadini e turisti in autentici “percorsi della bellezza” nel territorio regionale.
Ad Ascoli, in particolare, sarà Barbara Tomassini, presidente CNA Artistico e tradizionale Marche, ad aprire le porte del suo laboratorio ai lavori di due restauratori attivi nel Maceratese, in una tappa tutta ascolana dal titolo “RestaurAbile”.
L’inaugurazione ufficiale è avvenuta ieri domenica 14 maggio, alle ore 17, nel laboratorio Arté di via Pretoriana 46, che per l’occasione ha accolto le opere di Valeriano Trubbiani e Wladimiro Tulli, esponenti di spicco nel panorama artistico contemporaneo della nostra regione, restaurate da Milko Morichetti (Arté), e quelle di Alessandra Bellucci (Boing), oltre a un palio storico della Quintana realizzato da Dino Ferrari e restaurato con il contributo degli artigiani CNA.
Per l’occasione, il professor Stefano Papetti, direttore dei Musei civici di Ascoli, ha introdotto le opere e gli artisti coinvolti precedendo una degustazione di vini offerta dall’azienda agricola Cameli Irene.
«Siamo molto felici di aderire a un’interessante iniziativa volta a valorizzare le eccellenze artistiche regionali – dichiara Francesco Balloni, direttore della CNA di Ascoli Piceno -. Oltre a mettere in evidenza l’arte dei maestri del nostro territorio, l’arrivo ad Ascoli di queste opere contribuirà a impreziosire ulteriormente la già ricchissima offerta culturale della città».
«In quest’ottica, l’operazione di recupero e restauro del palio storico di Dino Ferrari sottolinea ulteriormente il profondo legame tra la nostra associazione e Ascoli, l’arte e la Giostra della Quintana» aggiunge Caterina Mancini, responsabile CNA Artistico e tradizionale Ascoli Piceno.
«Sono onorata di poter ospitare nel mio laboratorio le creazione di autentici maestri dell’artigianato artistico marchigiano – afferma Barbara Tomassini -. L’auspicio è che la presenza di opere e artisti provenienti da altre province possa fungere da stimolo e ispirazione per il movimento artigiano locale, dando nuova linfa all’espressione artistica del nostro territorio».