Ascoli Piceno 5 settembre.- Lo storico stabilimento ascolano della Manuli è stato venduto ad un fondo di investimento lussemburghese. L’annuncio è stato dato ai sindacati da Confinudustria. Sembra che la nuova proprietà abbia garantito il mantenimento dei livelli occupazionali attuali.
Ma nella fabbrica di produzione di tubi in gomma , una volta fiore all’occhiello della zona industriale locale, lavorano ormai solo un centinaio di addetti tra operai e impiegati. Negli anni Settanta e Ottanta del Novecento nel sito Manuli operavano fino a mille addetti.
Dagli anni Duemila è iniziato lo svuotamento progresso dello stabilimento, da parte della famiglia milanese proprietaria dell’azienda. Si apre un futuro di incognite dunque, anche per altri 100 lavoratori del Piceno che potrebbero trovarsi presto in una situazione difficile, considerando che la fabbrica non è più strategica per nessuno. A meno che non intervenga qualche imprenditore del territorio per rilanciare l’attività. Ma la storia industriale dell’ascolano degli ultimi 20 anni, così come quella marchigiana di altri distretti non fa sperare per questa soluzione. E i presidi manifatturieri importanti , nell’area sono ormai ridotti a poche realtà.