Ascoli, Nardini : “Città merita politica turistica e culturale diversa”

Ascoli.- “Pare ormai evidente che il nostro sindaco abbia puntato tutto su una animazione diffusa, anche di richiamo, fatta di feste, rassegne culinarie, notti bianche, mercatini. E i cittadini rispondono numerosi. D’altronde perché non dovrebbero? È però anche vero che per rendere Ascoli protagonista della cultura italiana è necessario altro. Con la cultura si fa anche sviluppo economico del territorio.”

Lo afferma in una nota Emidio Nardini, candidato sindaco del centrosinistra alle elezioni di giugno, nel capoluogo piceno.

“Tutte o quasi le iniziative messe in campo sono frequentate prevalentemente dai soli abitanti di Ascoli e provincia, soddisfacendo, solamente o quasi, i ristoratori del centro storico, ma lasciando del tutto indifferente – sostiene Nardini – il resto delle attività cittadine.

Piazza del Popolo

Pur riconoscendo il valore di alcun spettacoli (i concerti di Dardust e Vecchioni, ad esempio) o le rassegne “Jazz-AP” e “Controvento”, non sono eventi tali da rendere Ascoli attrattiva e competitiva su scala nazionale.

Molte città simili alla nostra – continua il candidato del centrosinistra- hanno da anni puntato su una politica culturale che poggia sulla originalità e qualità della loro proposta, con una strategia che ha saputo costruire una immagine in grado di emergere a livello nazionale facendo muovere visitatori da tutta Italia”.

Dagli eventi al movimento turistico reale. E qui i numeri parlano chiaro e sono impietosi. Nardini cita i dati ufficiali della Regione Marche.

Le presenze turistiche nel totale degli esercizi ricettivi sono state ad Ascoli, 68.230 nel 2021 e 74.251 nel 2022.

Escludendo dal confronto città che usufruiscono anche di un turismo balneare, ad esempio Jesi è passata da 39.658
presenze nel 2021 a 67.625 presenze nel 2022, mentre Macerata è passata da 139.881 presenze del 2021 a 259.458 presenze nel 2022.

“Questi numeri testimoniano, di fatto – conclude il candidato del centrosinistra – il risultato misero della politica turistico- culturale di questa amministrazione nonostante le cifre rilevanti investite in questo settore,
sebbene con qualche dubbio rispetto ai beneficiari (determina dirigenziale n. 4324 del 23/11/2023). Forse ci vorrebbe più lungimiranza, capacità di guardare lontano e non solo la voglia sfrenata di sindaco e assessori di promuovere la loro immagine personale che campeggia ovunque. “

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