Ascoli Piceno – Presentato ad Ascoli negli spazi del nuovo lab all’interno del complesso industriale dell’impresa edile Panichi, nel corso dell’incontro “RIpensare, riciclare, ri-costruire. Nuova vita alle macerie”, il progetto Centauroos che l’azienda ascolana, guidata dai fratelli Stefano e Simone ha incontrato e ha deciso di abbracciare lungo il percorso della propria crescita aziendale centrata sulla sostenibilità
Ripensare, riciclare, ri-costruire è la filosofia che sottende il progetto della startup fondata nel 2018 da Roberto Cognoli, Marco Galasso e Giovanni Marinelli, che, attraverso tecnologie avanzate di stampa 3D, recupera, rilavora e rigenera le macerie del cratere 2016, dando loro nuova vita in chiave di sostenibilità, territorialità, identità di comunità, nella valorizzazione della tradizione, con l’orizzonte proiettato nel futuro.
Brillante e costruttivo il confronto dei relatori che hanno offerto diversi punti di vista portando ciascuno con il proprio intervento valore aggiunto alla restituzione complessiva del progetto a una platea che ha partecipato con vivace interesse.
Un vero e proprio modello di sviluppo nella direzione della transizione ecologica quello dell’impresa Panichi che sposa una start-up innovativa favorendo il connubio tra imprenditorialità, ricerca e innovazione, perfettamente in linea con le molteplici azioni in ottica green intraprese dalla città di Ascoli, nelle parole del sindaco di Ascoli Piceno Marco Fioravanti.
A corroborarle il Commissario Guido Castelli che trova fondamentale il ruolo della cultura di impresa – di cui Panichi è un esempio virtuoso – per creare la giusta filiera che possa inserire le macerie in un processo di circolarità, sottolineando come l’approccio sperimentale che rientra appieno nella filosofia del Laboratorio Appennino centrale sia imprescindibile perché l’obiettivo è di ricostruire innovando e innovare ricostruendo.
Parla di sostenibilità dei processi, delle scelte e degli sviluppi aziendali, Stefano Panichi che ha condiviso il progetto di Centauroos a tal punto da diventarne parte, aprendo il discorso sulle molteplici potenzialità nel campo dell’edilizia, dell’arredo urbano e del design e anticipando che già a breve sarà possibile vedere una prima realizzazione nel centro storico di Ascoli Piceno, risultato di una commessa ottenuta dal Consorzio San Domenico nell’ambito del PINQUA Programma Innovativo Nazionale per la Qualità dell’Abitare: una panchina con un totem informativo, realizzata grazie alla collaborazione che Centauroos ha avviato con il designer Ernesto Cesario.
I fondatori di Centauroos, gli architetti Roberto Cognoli, Marco Galasso e Giovanni Marinelli entrano nei dettagli del progetto, raccontandone le ispirazioni, le logiche che ne hanno reso possibile l’elaborazione, le tecnologie impiegate, l’intento di combinare una tecnica di costruzione tradizionale con metodi di produzione avanzati, attraverso la realizzazione di una serie di elementi frutto di rilavorazione di macerie attraverso la stampa 3D modulari componibili personalizzabili assemblabili e riutilizzabili per un nuovo modo di costruire e ricostruire. Di rilievo nella progettualità dei tre la salvaguardia dell’identità territoriale e di comunità dei borghi, soprattutto quelli colpiti dagli eventi sismici del 2016.