Ascoli, pochi clienti nei bar cittadini

Ascoli Piceno 18 maggio.- Ripartenza a rilento per le attività commerciali rimaste chiuse per due mesi e mezzo a causa del lockdown. E questo vale soprattutto per i bar, tradizionale luogo di ritrovo mattutino e punto di aggregazione sociale per milioni di italiani. Anche nelle Marche, la situazione deve ancora sbloccarsi. E le prime ore di oggi, lunedi 18 maggio, primo giorno concreto per l’avvio della fase 2 post-coronavirus, confermano questo trend di ripresa ancora al rallentatore.

Ad Ascoli per esempio, un rapido giro sia del centro cittadino che di alcuni centri commerciali alla periferia del capoluogo, ha evidenziato  una scarsa presenza dei clienti nei locali e nei bar di un po’ tutte le zone. Sparuti consumatori di caffè e cappuccino, al massimo 2 o 3 persone per volta, anche in spazi grandi ed aperti, hanno tentato di riprendere uno stile di vita sociale e culturale che durava da decenni, senza interruzioni.

Nessun affollamento dunque, e una prudenza non condizionata solo dalle regole del distanziamento ma secondo noi anche da un certo timore forse esagerato per il pericolo di un virus che nessuno vede e nessuno in realtà può fermare ( sempre che esista..). Bar semivuoti insomma, anche quelli più frequentati nel centro storico o in via Napoli, od anche nei locali interni alla grande struttura di Marino del Tronto, che comunque è colma di gente per la riapertura dei negozi di abbigliamento ed altro. Da notare che nello stesso centro commerciale alle porte di Ascoli, uno dei ristoranti più apprezzati da clienti e lavoratori, risulta operativo ma con la metà dei tavoli o poco più a disposizione delle persone. Una condizione paradossale, e quasi desolante che non favorirà certo gli affari futuri del locale stesso, per quanto ampio e luminoso. Alla fine dei conti, pensiamo ci vorrà forse molto tempo ancora per un ritorno reale alla normalità. Sperando che dopo il crollo del fatturato, molte imprese non saranno costrette a chiudere anche per le troppe limitazioni loro imposte. Oltre che per la scarsa liquidità e le troppe tasse.

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