Ascoli.- Niente da fare. L’Ascoli non riesce a decollare. Dopo la vittoria di Cosenza che aveva fatto sperare in un rilancio del campionato, i bianconeri vengono di nuovi sconfitti in casa.
Questa volta è la Reggina allenata da Pippo Inzaghi a battere la formazione di Bucchi, che non ha fornito una grande prestazione davanti agli oltre 9100 tifosi accorsi al Del Duca ( record stagionale). Anzi, molti giocatori hanno meritato un voto insufficiente, non essendo quasi mai riusciti a impensierire gli amaranto calabresi. Che invece sono partiti bene sfiorando il gol con Canotto al 9′, e poi spingendo molto in avanti e reclamando due volte un rigore per presunti falli di mano in area ascolana ( negati dall’arbitro Abisso dopo il Var). Per i bianconeri nel primo tempo appena un’occasione – sprecata – da Gondo, su palla spizzata da Dionisi e un contrasto tra lo stesso capitano dell’Ascoli e il reggino Gagliolo in area calabrese, con ammonizione di Dionisi per proteste dopo che il direttore di gara aveva fischiato la punizione per gli ospiti.
Nella ripresa ancora la determinata Reggina in attacco, con un batti e ribatti in area bianconera al 52′ che però non ha alcun esito. Però dopo un tiro debole e centrale di Falzerano appena subentrato a Donati, la compagine di Inzaghi passa in vantaggio. A segnare al 64′ è Rivas con un potente rasoterra sul quale Leali non può nulla. Bucchi rinforza l’attacco dell’Ascoli con Mendes e Lungoyi ( fuori Dionisi), ma succede poco o nulla. Appena un tiro di Lungoyi che non impensierisce il portiere calabrese Colombi. Il recupero non serve ai bianconeri per agguantare il pareggio. Il match finisce con la vittoria della Reggina per 1-0. L’Ascoli si ferma di nuovo in classifica, e chiude il girone d’andata con soli 25 punti, fuori dalla zona playoff. Un po’ poco per le ambizioni e i progetti della società.
mt
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