Ascoli. Via i pini secolari dalla storica Fortezza Pia, Legambiente dice no: ‘Proteste eclatanti”.

Ascoli Piceno 10 ottobre.- Legambiente contraria all’ipotesi  paventata dall’Amministrazione comunale di Ascoli del taglio degli alberi che circondano la Fortezza Pia , monumentale struttura cinquecentesca voluta da Papa Pio IV e che sovrasta la città da un colle prossimo al centro abitato.

“La Fortezza – ricorda l’associazione – è circondata da bellissimi pini quasi secolari che secondo le ricostruzioni storiche furono piantati all’indomani della Grande Guerra per commemorare i caduti ( Parco della Rimembranza) .

Più volte nel corso di questi anni – aggiunge – alcuni amministratori  hanno proposto di tagliare questi alberi commemorativi  adducendo il fatto che tale vegetazione ostacolerebbe la visuale della Fortezza stessa dalla circonvallazione di Ascoli e dalla Superstrada. Noi siamo da sempre contrari ad un intervento del genere, insieme ad altre associazioni ambientaliste come l’Archeoclub . ” Secondo Legambiente  ” il  sindaco  Guido Castelli ha lanciato la proposta senza alcun criterio e senza neanche consultare un agronomo, in ciò appoggiato dal candidato sindaco della Lega , Andrea Antonini e da altre sedicenti associazioni ambientaliste. Per quanto ci riguarda contrasteremo il progetto con tutte le nostre forze, anche con forme di protesta eclatanti, qualora il primo cittadino non tornasse indietro. I nostri iscritti sono indignati “.

Per l’associazione ambientalista,  è necessario invece procedere ad “una seria manutenzione dell’area del Parco dell’Annunziata, con molti lavori urgenti da fare, come ad esempio il rifacimento delle scalette di collegamento da Via Capitolina, e delle staccionate che cadono a pezzi . Inoltre ci sono molte piante anche di alto fusto che sono ormai secche o malate, e che andrebbero tagliate. L’Italia – conclude Legambiente – è piena bellissimi monumenti circondati dalle piante, anzi di monumenti che sono bellissimi proprio perché sono circondati dagli alberi che nessuno si sogna minimamente di eliminare perchè sono parte integrante del monumento stesso, come ricorda la Carta di Firenze.”

 

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