Ascoli Piceno 22 aprile.-Nessun nuovo contagiato dal coronavirus negli ultimi 4 giorni, nella provincia di Ascoli. E’ il dato più confortante che viene dal sud delle Marche nella lotta per contrastare la diffusione dell’infezione polmonare. Dall’inizio della crisi, poi i casi positivi riscontrati nel Piceno sono stati 271, il 3% di tutto il totale della regione. Cosi come il numero dei morti correlati al Covid19 è stato l’1,5% di quello complessivo marchigiano. Tutti elementi che hanno spinto il sindaco di Ascoli, Marco Fioravanti a scrivere a tutti i suoi colleghi della provincia picena per sollecitare il Governo e le altre istituzioni a favorire l’ingresso del territorio nella fase 2, prevista a partire dal 4 maggio. “La nostra situazione è molto migliore di quella di Pesaro e di quella di altre provincie delle Marche”, dice in sostanza Fioravanti e “non possiamo aspettare ancora, per far ripartire le attività economiche e commerciali”.
Intanto al Comune di Ascoli sono arrivate 600 richieste di buoni spesa alimentari, a valere sul secondo avviso pubblico appena emesso. Un dato che la dice lunga sul quadro di difficoltà economiche che decine di residenti e di famiglie locali vivono anche a causa del lockdown per il virus, oltre che per assenza di reddito già presente prima di marzo. Occorre intervenire subito per dare un aiuto deve essere una delle priorità delle istituzioni, insieme alla programmazione di un rilancio delle attività produttive della città e del territorio. Da notare comunque, che alcuni grandi aziende del Piceno come Pfizer, Barilla, Fainplast non hanno mai chiuso durante il periodo del blocco totale. Ed altre si apprestano a ripartire, come la Whirpool a Comunanza.