Associazioni ambientaliste contro il “Senigallia Beach Cross”

Da una rete di dieci associazione ambientaliste e di tutela del patrimonio naturale e della fauna riceviamo e pubblichiamo :

Senigallia (An).- “La spiaggia di velluto torna sotto i riflettori con la quarta edizione del Senigallia Beach Cross, un evento con finalità ludico-sportive e lucrative che prevede allenamenti di motocross e mini cross su terreno sabbioso, per la durata di circa un mese senza considerare le giornate di allestimento e di smontaggio, che saranno necessarie per ripristinare la spiaggia allo stato naturale.

L’evento andrà a svolgersi sul lungomare Nord di Senigallia, lungo il quale sono presenti formazioni dunali, ambienti molto sensibili tutelati da direttive europee, in cui si riscontra la tipica vegetazione psammofila che caratterizza questi ambienti, tra cui, come emerso in un’indagine svolta nel 2015 dall’Università Politecnica delle Marche e come riportato nell’Ordinanza Comunale n.266/2022 (tutela dell’habitat dunale del litorale senigalliese al fine di preservare le specie vegetali ed animali protette ivi presenti), alcune specie vulnerabili e minacciate inserite nella Lista Rossa della Flora regionale e negli allegati della Direttiva 92/43/CEE “HABITAT”. Gli stessi ambienti dunali rappresentano, perdipiù l’habitat di alcune specie per le quali sono previste misure speciali di conservazione: la specie di maggiore interesse conservazionistico è il fratino (Charadrius alexandrinus), che frequenta la spiaggia anche nel periodo invernale, con comprovati individui svernanti a Senigallia.

il sindaco Olivetti

Con queste premesse, l’alleanza delle associazioni ambientaliste si oppone con forza allo svolgimento di un evento del genere in spiaggia e chiede al Comune di revocare tutte le autorizzazioni allo scopo rilasciate.

Oltre all’impatto ambientale causato dalla preparazione delle piste e dall’utilizzo delle moto da cross stesse, in termini di compattazione del suolo, di movimentazione del materiale sabbioso e di eventuali perdite di oli e carburanti, non è ammissibile ignorare o sottovalutare lo stress al quale l’avifauna frequentante la spiaggia è sottoposta, per un periodo prolungato. L’area, infatti, è zona di nidificazione del fratino e risulta che le date dell’iniziativa si sovrappongono ad un periodo sensibile per la sua riproduzione, quella dell’assunzione alimentare e della selezione dei siti finalizzate all’imminente fase riproduttiva.

In conclusione, riteniamo che l’evento in oggetto sebbene non insista in maniera diretta sulle dune, sia incoerente rispetto all’ordinanza precedentemente citata, la quale dovrebbe porsi a tutela dell’habitat dunale e della fauna protetta che lo frequenta, e rispetto alle finalità educative di progetti di tutela degli ecosistemi, come il Progetto Dune Senigallia, portato avanti dal Comune stesso. L’alleanza delle associazioni ambientaliste ritiene quindi che approvare tale evento da parte della Pubblica Amministrazione sia anche controproducente relativamente all’obbiettivo più ampio, e non meno importante, di sensibilizzare la cittadinanza al rispetto dell’ambiente.

Si tratta, con tutta evidenza, di un problema più ampio e di natura culturale nel momento in cui non si comprende che ambienti delicati e preziosi (come quello costiero) vanno tutelati e non violentati con eventi ecologicamente incompatibili ed insostenibili, purtroppo sempre più di moda. La presente nota è inoltrata anche ai competenti Carabinieri Forestali per le considerazioni e gli accertamenti del caso.”

firmato : Legambiente, Italia Nostra, Lipu, Lav, WWF, Lupus in Fabula, Enpa, Pro Natura, Salviamo il Paesaggio

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