Civitanova Marche (Mc) 30 aprile.- Procede a larghi passi la realizzazione del Covid Hospital regionale alla Fiera di Civitanova Marche. In totale 84 posti letto per la terapia intensiva, che dovranno servire in caso di nuove emergenze sanitarie sul territorio. Oggi nuovo sopralluogo sul posto del Governatore Luca Ceriscioli insieme al consulente per il progetto Guido Bertolaso. Ad accoglierli il sindaco di Civitanova Fabrizio Ciarapica e il direttore dell’Area Vasta 3 dell’Asur, Alessandro Maccioni. “Dall’ultima visita sono passati poco più di dieci giorni – ha detto Ceriscioli – e in questo breve lasso di tempo gli stessi spazi sono stati trasformati ormai in un ospedale. I lavori procedono velocemente è quello che abbiamo cercato fin dall’inizio, sicuri di mettere in piedi una attività di grandissima qualità e di alto livello, in grado di garantire sicurezza. Saremo anche un esempio a livello nazionale visto che il Governo darà a tutte le Regioni “.
Per l’ex Capo della Protezione civile ai tempi del Governo Berlusconi e del terremoto dell’Aquila, nel 2009 si tratta di “ una realtà che a livello tecnologico è una delle prime in Italia, e quindi credo che nel corso delle prossime settimane tutti prenderanno piena consapevolezza di quanto è stato importante questo progetto. Sarà un esempio da esportare in tutto il Paese, su questo non ho il minimo dubbio.”
Bertolaso ha poi aggiunto :“Mi auguro il Ministro della Salute e il Ministro degli Affari regionali vengano qui mentre il cantiere è ancor aperto per rendersi conto che questo è un modello da replicare in tutta Italia. Oggi c’è l’emergenza Covid, poi avremo una seconda fase e può darsi anche che torni l’emergenza. Oggi è stato perdonato il ritardo nella risposta, domani nessuno perdonerà nessuno.”
Il Covid Hospital di Civitanova è stato criticato dalla Cgil, da alcuni ex esponenti politici come D’Ambrosio e da altre parti sociali e della sinistra marchigiana, per gli eccessivi costi necessari alla sua realizzazione e per l’affidamento della gestione all’Ordine di Malta. C’è da sottolineare però che oltre all’utilità della struttura, tutte le risorse – per alcuni milioni di euro – sono state fornite da aziende e privati della regione.