Ascoli.- Le Marche si trovano agli ultimi posti nella classifica relativa all’uso di Internet nelle aziende, secondo un’analisi condotta da InfoCert, azienda del gruppo Tinexta specializzata in servizi di autenticazione digitale certificata. L’indagine, basata su dati Istat registrati nel biennio 2021–2022, rivela una situazione critica per la regione, evidenziando il bisogno urgente di una maggiore digitalizzazione. Ecco il punto della situazione.
Uso di internet nelle aziende: i dati nazionali
A livello nazionale, il 72,5% delle imprese italiane possiede un sito web, ma solo il 18,9% lo utilizza per vendere i propri prodotti o servizi: è questo il primo dato di rilievo evidenziato dall’indagine InfoCert, che mostra dunque ancora un certo divario tra la semplice presenza online e la possibilità di sfruttare tutte le potenzialità della rete a fini commerciali. Il Trentino Alto-Adige si conferma come la regione più digitale, con l’84,6% delle imprese dotate di un sito web, mentre sul versante opposto faticano le Marche, con solamente il 55,3% delle aziende che possiede un proprio sito web, collocandosi tra le ultime regioni della classifica, precedute solo da Puglia e Sardegna.
Anche in fatto di vendite online, il Trentino Alto-Adige rimane in testa con il 25,9% delle aziende che utilizzano sistemi di e-commerce per la vendita dei propri prodotti, mentre più critica è la situazione delle Marche, con solo il 22,4% delle imprese che si avventurano nell’economia digitale, confermando la necessità di promuovere strategie di digitalizzazione più efficaci.
Uno degli indicatori più sorprendenti è la connessione Internet veloce, ossia con velocità superiore a 100Mb/s. In questo contesto, infatti, le Marche si collocano in fondo alla classifica nazionale, con solo il 31% delle imprese dotate di una connessione veloce, un risultato negativo che apre alla necessità, per le aziende marchigiane, di lavorare in sintonia con le istituzioni affinché si possa beneficiare di una connessione veloce per migliorare l’efficienza operativa e partecipare attivamente al mercato digitale.
L’importanza del digitale per le aziende
Negli ultimi anni, anche a seguito di eventi contingenti che hanno reso necessarie delle misure forti a tutti i livelli, si è registrata una forte accelerazione nei processi di digitalizzazione delle imprese italiane, un cambiamento che ha reso inevitabilmente essenziale adottare soluzioni su misura per coniugare facilità d’uso, sicurezza e conformità normativa. Le Marche, da questo punto di vista, sembrano aver perso terreno rispetto al resto del Paese e sono oggi chiamate a colmare il divario digitale per sfruttare appieno le opportunità offerte dal mondo digitale.
Utilizzare le reti internet veloci e tutte le soluzioni tecnologiche oggi a disposizione significa, infatti, non solo essere al passo coi tempi, ma anche poter contare su sistemi avanzati che permettono di interfacciarsi diversamente con il mercato. Pensiamo, per esempio, a quanto accaduto nel campo dell’intrattenimento digitale proprio in questi ultimi quattro anni, con il boom di proposte basate proprio sul digitale per portare nelle case degli utenti la possibilità di accedere a contenuti audiovisivi on demand o a giochi di vario genere, come le slot machine presenti all’interno delle sale online, il tutto sfruttando tutta la praticità e la facilità d’uso di PC e dispositivi mobili. Questo passaggio ha permesso agli operatori del settore di crescere rapidamente e ottenere risultati incredibili nel proprio ambito di riferimento, tanto da diventare un esempio di successo globale, ed è proprio su questa scia che le imprese sono chiamate a lavorare per ottenere migliori risultati.
L’analisi ha evidenziato, da questo punto di vista, diverse contraddizioni: per esempio, nonostante la disponibilità di una connessione Internet veloce in Sicilia sia superiore alla media nazionale, la regione mostra ancora una significativa disparità nell’adozione dell’e-commerce, con solo il 23,3% delle imprese coinvolte, ben lontane da regioni come il Veneto, l’Umbria e la Lombardia, oltre al Trentino Alto-Adige, che dimostrano una maggiore adesione all’economia digitale.
La diffusione del commercio elettronico tra le imprese locali è un elemento chiave nel contesto digitale attuale, e le Marche, insieme ad altre regioni meno digitalizzate, dovrebbero concentrarsi su politiche mirate a incentivare l’adozione di strumenti che possano favorire questo decisivo passaggio. Ciò non solo può aumentare la competitività delle imprese a livello locale, ma contribuisce anche a ridurre il divario digitale tra regioni, favorendo una crescita economica equilibrata.
La connessione Internet veloce è un prerequisito fondamentale per partecipare attivamente all’ecosistema digitale, consentendo alle imprese di accedere a servizi avanzati, partecipare al commercio elettronico in modo efficace e migliorare la loro produttività complessiva. Le Marche, con solo il 31% delle imprese dotate di connessione veloce, sono dunque chiamate ad affrontare rapidamente questa criticità per garantire che tutte le aziende abbiano accesso alle risorse necessarie per prosperare nell’era digitale.
Il quadro delineato da InfoCert evidenzia, dunque, per le Marche, una situazione non in linea con le regioni più digitalizzate, un problema non da poco che richiede politiche più aggressive ed efficienti. Attraverso investimenti mirati in infrastrutture digitali, iniziative di sensibilizzazione e supporto alle imprese nella transizione digitale, la regione può superare questo impasse e creare un ambiente favorevole alla crescita economica sostenibile nel lungo termine. La collaborazione tra enti governativi, organizzazioni commerciali e aziende private è però essenziale per delineare un futuro digitale più prospero per le Marche e per l’intera Italia.