Senigallia (An) 30 settembre. – “Potere al Popolo” dice no al sostegno ufficiale al candidato del centrosinistra Fabrizio Volpini, nel ballottaggio delle elezioni comunali del 4 ottobre a Senigallia ( la città governata fino ad ora da Maurizio Mangialardi). Alessandro Merli, che al primo turno era stato il candidato sindaco per il movimento di estrema sinistra dichiara in una nota di non voler “accettare ricatti da parte del Partito Democratico”.
E spiega : “Come avevamo previsto, il dibattito di questi giorni verso il ballottaggio si sta schiacciando per l’ennesima volta – come in tutta Italia – su una singola questione: il voto utile alla compagine del centrosinistra unito contro il “fascismo” che avanza. Qui a Senigallia, da una parte c’è Olivetti, con in lista due candidati dichiaratamente fascisti come Bello e Liverani, dall’altra Volpini e il suo “fronte di resistenza antifascista”. Io e tutti i candidati nella lista di Potere al Popolo – continua Merli- antifascisti lo siamo sempre stati e l’antifascismo lo abbiamo sempre praticato, tanto a livello nazionale quanto locale. Ma dobbiamo esaminare il contesto in maniera pragmatica, fuori da ogni posizione ideologica: chi viene oggi a ricattarci, chiedendoci il voto utile per “scongiurare il pericolo fascismo” è quello stesso PD che ha smantellato la sanità pubblica, ha applicato i diktat di macelleria sociale imposti dall’Unione Europea, precarizzando il mondo del lavoro e privatizzando i servizi essenziali, svendendo i territori e creando sacche di marginalità sociale.”
Dunque per il capolista di Potere al Popolo non ci si può “turare il naso” e votare per il candidato del centrosinistra. Tanto più, secondo Merli, che non vi è differenza tra le scelte nazionali adottate dal Pd e quelle locali e regionali : “Non sono state forse le giunte Spacca e Ceriscioli, di cui Volpini faceva parte come Presidente della IV Commissione Sanità, a chiudere 13 ospedali in 10 anni nelle Marche? Non è stato Volpini a dichiarare la necessità di continuare sul modello di sviluppo tracciato dalla Angeloni e da Mangialardi, un modello di sviluppo basato sullo sfruttamento del lavoro stagionale ,sui grandi eventi, sull’abbandono delle frazioni e sul disconoscimento dei piccoli commercianti in favore della Grande Distribuzione Organizzata? Non è stato forse Volpini a ricevere l’endorsment da parte di figure di spicco del PD nazionale ? Non vi è alcuna discontinuità”.
Da ricordare che al primo turno Fabrizio Volpini ha ottenuto il 43,3% delle preferenze, mentre Massimo Olivetti, per il centrodestra 34,2%. Anche il Comune di Senigallia cadrà nelle mani della destra, dopo la Regione Marche e comuni molto importanti, e storicamente progressisti come Macerata ?