San Benedetto del T. (Ap).-“Il 70% delle concessioni balneari paga un canone annuo di 2.500 euro in pratica circa 200 euro al mese. Si capisce bene quindi che si tratta di una cifra irrisoria. Sfido chiunque a chiedere così poco per l’affitto di una proprietà.”
Lo afferma il senatore cinquestelle Giorgio Fede, nel difendere la riforma del comparto approvata dal Parlamento, in applicazione – dopo 15 anni – della direttiva europea Bolkestein sulle liberalizzazioni. Pur essendo di San Benedetto del Tronto, città costiera che basa la sua economia sul mare e il turismo estivo, Fede loda un provvedimento che sostiene “nell’ultima versione si avvia finalmente a una soluzione di buon senso, che armonizza gli interessi di tutti, dai balneari che anche recentemente hanno investito negli stabilimenti fino ai cittadini che quegli stabilimenti li devono usare”.
Attacco a Meloni e Berlusconi
Poi attacca il centrodestra che ha preso le parti degli imprenditori balneari in rivolta : “La colpa della mancata valorizzazione di queste aree dello Stato – afferma il senatore pentastellato- è di chi era chiamato a regolare il sistema (la politica ed i ministeri) che non hanno agito coerentemente in oltre 70 anni e men che meno dal 2006 (anno in cui è stata emanata la Bolkestein) e dal 2010 (anno di recepimento dell’Italia da parte del Governo Berlusconi con Giorgia Meloni Ministro). I voti favorevoli alla soluzione del Governo Draghi sono stati 180, quelli contrari invece 26. A questo punto – conclude – non resta che rimanere vigili augurando buon lavoro ai ministri che dovranno definire i decreti attuativi che concretizzeranno le linee guida di buon senso approvate in Parlamento”.