Civitanova Marche (Mc) 8 agosto.- Il Banco Marchigiano si presenta alla sua prima semestrale con i conti in ordine. L’istituto di credito nato lo scorso anno dalla fusione tra la BCC di Civitanova Marche e Montecosaro e la BCC di Suasa, chiude infatti il primo periodo di gestione con un utile netto di 4 milioni, in crescita del 73%.
Tutti i numeri della banca risultano positivi. Il totale dei mezzi amministrati ammonta a 986 milioni di euro: la crescita, pari al 4,16%, è caratterizzata dalla raccolta diretta in aumento dello 0,78% e l’indiretta salita dell’15,48% con la voce risparmio gestito che si distingue per un +18,82%. Gli impieghi netti, pari a € 466 milioni, sono caratterizzati da un incremento della parte a breve del 10,82%.
La persistente incertezza sulle prospettive di ripresa hanno indotto la Banca ad adottare una politica rigorosa nella valutazione dei crediti deteriorati. Alla fine del primo semestre la percentuale di copertura di tutto il credito deteriorato è del 63%.
Formalizzata dall’istituto anche una seconda operazione di cessione di 21,5 milioni di euro di crediti deteriorati che si perfezionerà entro ottobre.Da evidenziare due indicatori su tutti: il livello di patrimonializzazione è caratterizzato da un total capital ratio del 19% e l’indicatore principe dello stato di salute del Banco sui crediti deteriorati, il Texas ratio, si attesta al 73% tra le banche “best in class” del panorama nazionale. Alto il profilo di liquidità: il rapporto tra impieghi lordi e raccolta diretta è pari al 72%.