“Basta tagli alla sanità pubblica” : presidio Sinistra Italiana negli ospedali

Ancona.- “Lo stato in cui versa la sanità è a dir poco preoccupante: calo drastico della spesa pubblica finalizzata a questo settore, liste d’attesa interminabili, mancanza di personale,smantellamento dell’assistenza territoriale.” Lo afferma in una nota la segreteria regionale di Sinistra Italiana-Verdi, che per protestare contro questo stato di cose ha organizzato per giovedi 27 aprile un presidio davanti agli ospedali marchigiani. 

Gli insegnamenti ed i buoni propositi fatti durante la fase più dura della pandemia – sostiene SI- sembrano un ricordo lontanissimo e disatteso alla prova dei fatti. Come se tutto questo non bastasse, l’autonomia differenziata voluta fortemente dalla Lega rischia di essere la pietra tombale sul Servizio Sanitario Nazionale così come lo conosciamo. Non aiuta, poi, il fatto che il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza finanzia soltanto l’edilizia sanitaria, tralasciando completamente altri aspetti. ”

Sinistra Italiana ricorda che proprio giovedi nelle aule di Camera e Senato arriverà il Documento di Economia e Finanza che
prevede ulteriori tagli alla sanità per i prossimi anni, distanziando ancor di più l’Italia da paesi come Germania e Francia nella spesa in salute in rapporto al PIL (oltre il 9% del PIL è investito in questi due paesi a fronte di un 6,7% del nostro paese). “Questi tagli incidono sulle tasche e sulle condizioni di salute delle persone- dice l’alleanza SI Verdi – soprattutto più povere, che, non potendo ricorrere al privato, rinunciano alle cure. Il governo Meloni sta costruendo un sistema in cui il diritto alla salute è legato alla disponibilità economica delle persone, con la scusa che in Italia c’è troppa spesa pubblica, ma così non è.”

Il gruppo parlamentare di Alleanza Verdi e Sinistra chiede  50 miliardi di investimento in sanità, eliminazione del tetto delle assunzioni di personale in sanità,  assunzione di 30mila medici e 250mila infermieri,  rinnovo delle macchine diagnostiche, in larghissima parte oggi obsolete.Il diritto alla salute è un diritto costituzionale e non può essere derogato o, peggio
subordinato alla ricchezza pro capite”.

Comments are closed.