Se Mangialardi è il candidato ufficiale del Partito Democratico alla Presidenza della Regione, si deve dimettere da Presidente dell’Anci Marche. Lo afferma il sen. Francesco Battistoni, Commissario regionale di Forza Italia.
“È una questione di buonsenso – sostiene Battistoni- un gesto di rispetto anche e soprattutto nei confronti dell’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani, organismo superpartes che non merita una connotazione politica, soprattutto oggi in un contesto così delicato. “
Eppoi aggiunge : “Stiamo assistendo da alcuni giorni a diverse dichiarazioni del candidato Maurizio Mangialardi e c’è molta confusione sul suo ruolo: un giorno dichiara come presidente di Anci Marche, un giorno come candidato governatore della sinistra. Molti sindaci ci dicono di essere in difficoltà per questo atteggiamento. Per questo motivo – conclude Battistoni – mi aspetto nelle prossime ore le dimissioni dalla presidenza dell’Anci regionale, altrimenti si rischia un cortocircuito istituzionale che non fa bene a nessuno.”
E’ attesa a breve una risposta del sindaco di Senigallia, che aiuterebbe anche a capire se la sua candidatura alla Presidenza della Regione – peraltro sostenuta da 90 sindaci marchigiani – è davvero così certa e definitiva. In tal caso evidentemente il suo ruolo sarebbe diverso da quello attuale. Intanto la campagna elettorale è entrata ormai nel vivo, grazie anche alla scelta a sorpresa della Lega di candidare il sindaco di Jesi, Massimo Bacci a governatore delle Marche. Il centrodestra dovrà scegliere o andare allo scontro disunito con una doppia candidatura (l’altra è Acquaroli, di Fratelli d’Italia). Ma anche centrosinistra e Movimento 5Stelle non potranno più rimandare nomi e alleanze. Anche se effettivamente, nel caso passasse il blitz del Pd per introdurre il doppio turno elettorale, sarebbe tutto meno complicato per la maggioranza uscente.
