Davvero un bel confronto elettorale quello che si è svolto venerdi sera, 23 febbraio ad Ascoli presso la sede del Colucci, in Corso Mazzini. Promosso dalle Acli, il dibattito pregevolmente coordinato da Claudio Bachetti, ha permesso a tutti i candidati presenti di illustrare con rapidità e concretezza le loro posizioni sui principali argomenti di interesse pubblico, nazionale e locale.
Primo tema introdotto da Bachetti la crisi e la disoccupazione nel Piceno. Una questione che secondo le Acli deve essere affrontata soprattutto puntando sulla formazione professionale e tecnica dei giovani e dei lavoratori espulsi dal mondo del lavoro. Per Giorgio Fede, del Movimento 5 Stelle, è “ responsabilità dei governi recenti lo stato in cui versano il Paese e il nostro territorio, e bisogna partire da tagli selettivi della spesa pubblica per far ripartire l’economia e quindi il lavoro”. Posizione simile a quella di Pierpaolo Flammini di Liberi e Uguali, che ha detto che “ lo Stato deve tornare a fare investimenti per rilanciare l’occupazione, tagliando anche le tasse ai redditi piu bassi.” Dal canto suo Gabriele Marcozzi di Potere al Popolo ha proposto “il ripristino dell’art.18, l’introduzione delle 32 ore settimanali, il taglio delle spese militari per reperire le risorse per garantire i servizi pubblici essenziali ” oltre che la lotta all’evasione fiscale . Andrea Quaglietti, per il Popolo della Famiglia, dopo aver ricordato di essere stato l’unico tra i presenti – come sindacalista – ad aver denunciato già 10 anni fa a Roma, al Ministero il rischio della desertificazione industriale dell’Ascolano – ha affermato che per superare l’attuale drammatica situazione “occorre ripartire dal sostegno alla famiglia e alla natalità, cambiando rotta rispetto a tutto quello che si è fatto negli ultimi anni”. Per Fratelli d’Italia è intervenuto Marco Fioravanti, che ha spiegato come secondo lui la ripresa passi solo per “gli incentivi alle imprese , anche estendendo alle Marche la decontribuzione alle nuove assunzioni come fatto per le regioni del Sud. Eppoi sulla creazione nel Piceno di una Zona economica speciale da valorizzare con fondi mirati europei”.
Assente il rappresentante del Pd ( che già non aveva partecipato ad un confronto di Legambiente sulla Carbon tre giorni prima), si è passati al secondo tema, quello della povertà. Con Bachetti, delle Acli che ha ricordato come Ascoli sia l’ultimo capoluogo di provincia in Italia per reddito pro capite ( 925 euro) : “ è urgente – ha affermato – potenziare il reddito d’inclusione approvato dal Parlamento, passando dai 2 ai 7 miliardi di fondi complessivi, e soprattutto puntare alla tassazione delle transazioni finanziarie, su scala europea.” Favorevoli alle proposte Marcozzi ( dare lavoro stabile) , Flammini, e Piero Maravalli (Partito del Valore umano). Quaglietti dal canto suo ha aggiunto che il suo Movimento “ ha nel programma l’istituzione di un reddito di maternità per le donne pari a mille euro al mese”. Fioravanti poi , rivendicando il “reddito di dignità” introdotto dal Comune di Ascoli per i più bisognosi (“ e non di cittadinanza, che sarebbe dannoso”.. ) , ha detto che “la lotta alla povertà si fa solo con il lavoro” e che il suo partito vuole creare gli asili nido gratuiti e gli asili condominiali sull’esempio francese. Per i grillini Fede ha invece tenuto a sottolineare che “gli altri partiti non sono credibili quando parlano di povertà e disoccupazione, per quello che hanno realizzato, e che l’unica scelta giusta è quella dei 5Stelle, che non fanno promesse ma puntano davvero sull’innovazione e i nuovi mestieri”.
Di seguito si è parlato di immigrazione, tema quantomai caldo anche ad Ascoli dopo i fatti di Spinetoli di inizio anno e anche la recente settimana di terrore a Macerata. Bachetti ha illustrato dati recenti che parlano di una situazione per nulla allarmante in quanto a migranti sul territorio italiano, con 147 mila rifugiati ( su 5,4 milioni di stranieri) che sono molto meno di quelli presenti in Germania ( ma altri 200 mila sono già nel nostro Paese e hanno fatto richiesta d’asilo). “Dobbiamo rafforzare l’integrazione e potenziare la rete degli Sprar comunali – ha detto il responsabile Acli – evitando l’emarginazione di persone che poi producono degrado e violenza. E dare il voto amministrativo a chi è ne ha diritto”. Posizione condivisa da Flammini ( che ha stigmatizzando il Pd per la mancata approvazione dello Ius Soli), da Marcozzi ( non c’è alcuna invasione) e da Maravalli ( l’Italia è un paese di emigranti ) con Fioravanti che ha detto che sulla questione “bisogna abbassare i toni, cambiare gestione del flusso immigratorio e pensare anche alle difficoltà dei padri e delle famiglie italiane, provocate da crisi e separazioni coniugali ”. Per Fede “i problemi attuali sono dovuti al fatto che l’immigrazione è diventata un business che i partiti di governo non hanno voluto fermare”, mentre per Quaglietti – che ha premesso : “vergognosa la guerra che è stata scatenata tra italiani e stranieri” – è necessario “un maggiore controllo della situazione e un cambio di strategia che aiuti i migranti a rimanere nei loro Paesi: altrimenti in Italia si rischia una guerra civile.”
Ultimo argomento discusso nel confronto l’ambiente e il territorio. Per il candidato grillino, è d’obbligo puntare – in ambito nazionale – sulla green economy, mentre per Fioravanti e Quaglietti, che hanno indicato strade più concrete per il futuro del comprensorio ascolano, occorre “ fare prevenzione, con piu coraggio e valorizzare le potenzialità locali” (il primo) e “ reperire fondi esistenti per lo sviluppo economico e per affrontare i problemi prodotti dal terremoto utilizzando una parte dei 45 miliardi di euro che l’Europa mette a disposizione in questi settori ”(Popolo della Famiglia). Flammini infine ha proposto un New Deal Verde.