Bocciatura Sisma, Geometri Ascoli pronti a rinunciare agli incarichi

Ascoli Piceno 8 luglio.-La bocciatura in Commissione Bilancio alla Camera del pacchetto ricostruzione ha scatenato nuovi e forti polemiche sulla gestione dell’emergenza post-sisma. Oltre a sindaci e amministratori locali, anche i tecnici e professionisti che operano da 4 anni sul terreno hanno protestato per quella che ritengono un’ennesima mancata occasione per velocizzare il processo di ricostruzione nel cratere del terremoto. Semplificando quei passaggi burocratici che rallentano di molto il raggiungimento dell’obiettivo, agognato da sfollati , comunità e imprese dei paesi colpiti.

Da ultimo anche il Collegio dei Geometri di Ascoli Piceno torna ad attaccare le istituzioni sul tema, pur apprezzando l’impegno del nuovo Commissario Legnini a voler snellire i tempi sia delle pratiche che dell’emanazione dei decreti di finanziamenti degli interventi.

“E’ paradossale per me – afferma Leo Crocetti ( nella foto), presidente del Collegio- ascoltare colleghi che vogliono lasciare gli incarichi di lavoro sul sisma in un momento di sensibile crisi lavorativa : ciò significa che sono stanchi di combattere con i “mulini a vento” perché sono ormai giunti ai limiti della sopportazione. Noi come Geometri – aggunge Crocetti – siamo convinti che una sensibile “sburocratizzazione” sia a questo punto inevitabile se vogliamo risolvere gli annosi problemi di ritardi accumulati nella progettazione e quindi nel rilascio dei contributi.  Ad oggi i processi amministrativi sono notevoli tanto che non riusciamo a risolvere situazioni che sulla carta sembrerebbero facili, ma l’impatto che abbiamo giornalmente con la pubblica amministrazione in genere ci creano numerose problematiche.”

Sulla bocciatura del pacchetto ricostruzione, e il mancato inserimento delle norme previste ( proroga dello stato di emergenza, stabilizzazione del personale negli Usr, incentivi per i tecnici) interviene anche RPT Sisma, la Rete dei professionisti e tecnici delle quattro regioni coinvolte : Marche, Umbria, Abruzzo e Lazio.

“Abbiamo lavorato con il commissario straordinario Giovanni Legnini su misure volte a coniugare il nuovo “Sisma-bonus” con il contributo alla riparazione delle case lesionate, alla revisione dei compensi per le maggiori responsabilità che ci assumiamo e su altri punti indispensabili a far decollare la ricostruzione dopo il terremoto del 2016. A fronte dell’impegno profuso dal Commissario- spiega RPT Sisma- che comunque ringraziamo per essersi fatto portavoce presso il governo delle tante necessità e delle tantissime criticità da rimuovere, riscontriamo però, e per l’ennesima volta, un esito negativo che ci conferma che del `cratere “Centro Italia”, evidentemente, non interessa a chi da Roma amministra le politiche del Paese».

 

 

 

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