“La bonifica della ex Sgl Carbon ? La Regione Marche tiene i soldi nel cassetto.” Continua la polemica a distanza tra il Comune di Ascoli e l’ente regionale, sulle responsabilità della mancata riqualificazione dell’area industriale di 27 ettari, presente alla periferia del capoluogo piceno. Stavolta è il sindaco Guido Castelli che risponde all’Assessore Sciapichetti e alla Giunta regionale.
“La Regione Marche aveva ricevuto dal Ministero dell’Ambiente poco meno di 8 milioni di euro per la bonifica della vasca di prima pioggia nell’area Sgl Carbon – sostiene Castelli. Lo stanziamento per la messa in sicurezza di quella parte delle sponde del Tronto traeva origine dalla sentenza con cui la Corte di Giustizia Europea aveva condannato lo Stato Italiano ad una multa salata (800.000 euro all’anno) per le condizioni di inquinamento del sito. La vice Presidente della Regione Marche Anna Casini – aggiunge il sindaco- l’anno scorso, aveva magnificato lo stanziamento del Ministero dichiarando che si trattava di “ un risultato importante che abbiamo perseguito con tenacia e che sta portando a risultati concreti per la comunità ascolana. Fatto l’annuncio tuttavia, la Regione non ha mosso paglia e i soldi sono rimasti nel cassetto, alla faccia della sanzione europea “.
Secondo Castelli, il Ministero dell’Ambiente si preparerebbe “a commissariare la Regione e a sostituirsi a chi, a Palazzo Raffaello di Ancona non ha voluto o saputo avviare la messa in sicurezza. La notizia è devastante anche perché – in base agli accordi tra Comune e Restart – l’attivazione del finanziamento pubblico avrebbe consentito una corrispondente riduzione delle volumetrie edilizie prevista nell’area. In una parola: meno cemento è più verde.” Comunque sia Castelli annuncia che nella prossima seduta, la Giunta comunale di Ascoli approverà la convenzione con la società Restart per l’avvio materiale dei lavori.
La partita è ancora tutta aperta.