Roma.- Il bonus benzina è un benefit che le aziende private possono concedere ai loro dipendenti, del valore massimo di 200 euro, e può essere erogato fino al 12 gennaio 2024.
Non si tratta di una novità, anzi il bonus benzina era in vigore già nel 2022 ed è stato prorogato per tutto il 2023, anche se con qualche novità. Il contributo, infatti, può essere concesso a qualsiasi titolo, non solo gratuitamente, e questo rappresenta un bel vantaggio per il datore di lavoro che può così estendere e implementare le sue strategie di welfare aziendale a beneficio dei suoi dipendenti. Ad esempio, può utilizzarlo come voucher, come benefit aziendale o sotto forma di premi di risultato.
Il bonus benzina rappresenta un bel vantaggio soprattutto per i pendolari o per quei collaboratori costretti a fare molti chilometri nel tragitto casa-lavoro e viceversa. Alla luce dei rincari dei prezzi di carburante negli ultimi mesi, risulta facile comprendere quanto sia vantaggioso per i dipendenti poter fare rifornimento al proprio mezzo di trasporto senza mettere mano al portafogli.
Il Decreto Carburanti prevede misure importanti anche per garantire chiarezza e trasparenza sui prezzi dei carburanti e per questo motivo ha prorogato il bonus benzina per tutto l’anno in corso. Gli esercenti inoltre sono obbligati ad esporre i prezzi medi di riferimento di fianco a quelli praticati per il pubblico.
Un’altra importante novità consiste nel fatto che la misura non gode dell’esenzione da un punto di vista contributivo, ma solo sul piano fiscale. Il limite previsto è di 200 euro e la misura è fruibile solo per i dipendenti dei datori di lavoro privati. Non possono quindi beneficiare del bonus i dipendenti del settore pubblico, gli amministratori, i titolari di borse di studio, i tirocinanti e i collaboratori coordinati e continuativi. Il bonus è inoltre usufruibile anche per la ricarica dei veicoli elettrici, e non solo per le tradizionali alimentazioni come benzina e diesel.
Va sottolineato che il bonus benzina è comunque a discrezione del datore di lavoro, quindi non è obbligatorio. Viene corrisposto direttamente nella busta paga e non concorre al reddito, benché sia soggetto agli oneri contributivi del 2023.
Per conoscere aspetti più specifici, come i limiti temporali e la modalità di erogazione, rimandiamo all’articolo di approfondimento sui buoni carburante.
Non c’è bisogno di presentare una domanda, dal momento che è una facoltà del datore di lavoro decidere se erogare o meno il bonus ai suoi dipendenti, che può essere rilasciato sotto forma di benefit aziendale o come buono sconto.
Chi ha la facoltà di fruire di questo bonus può utilizzare l’app Bonus Carburanti previsto dal Decreto Carburanti. Con pochi clic gli utenti possono accedere alle pompe di benzina delle aree limitrofe al luogo di lavoro o alla propria abitazione e consultare velocemente i prezzi, così da scegliere quelli più convenienti.