‘A livello nazionale abbiamo i “No” del MoVimento 5 Stelle per Tav, Tap, Terzo valico, per la gronda di Genova, ed altro ancora. Ma anche a casa nostra i grillini non sono da meno e fanno sentire la loro voce dicendo “no” alla bretella collinare di San Benedetto e lo fanno in risposta ad una interrogazione parlamentare presentata dal senatore Cangini.’ Lo afferma il vice presidente del consiglio regionale Piero Celani.
‘Il parlamentare azzurro – ricorda Celani- in base agli studi e alle statistiche del centro studi dell’Automobile club d’Italia, che prefigurano un costante aumento dei veicoli circolanti nei prossimi dieci anni, ha rilanciato il progetto della Bretella, definendolo “strategico e indifferibile” per la città, così come ho sempre sostenuto anch’io negli anni scorsi.
I grillini nostrani, per non essere da meno sul fronte del NO parlano di “greppia del cemento” e in alternativa propongono per San Benedetto il progetto “Mo-vi-bilità”.
La soluzione dicono “si chiama trasporto pubblico gratuito, mobilità dolce alternativa, piani straordinari di organizzazione della mobilità lavorativa, scolastica e personale, che oltre a migliorare la qualità dell’aria darebbero nuovo e positivo impulso al lavoro e al turismo, allo sviluppo del commercio locale, alla sicurezza e al benessere della cittadinanza.’ Per il consigliere di Forza Italia si tratta invece di ‘ un “no” alla logica, al progresso, allo sviluppo economico di un territorio. Sono anni che si discute della bretella – aggiunge Celani- Mi limito a ricordare, gli studi e gli approfondimenti fatti dalla Provincia di Ascoli Piceno, negli anni 2009-2012 che avevano portato all’individuazione di cinque soluzioni progettuali alternative al tracciato Anas e, che sviluppandosi a partire dalla strada Panoramica in zona Santa Lucia sarebbero confluite in corrispondenza del casello autostradale di Grottammare.
La migliore di queste soluzioni prevedeva la prosecuzione dell’attuale incompiuta da zona Santa Lucia di San Benedetto alla Val Tesino di Grottammare, con tre uscite intermedie: una in via Manara, una seconda al porto, una terza verso il lungomare di Grottammare prima del ponte sul fiume Tesino.’
Dunque per l ‘ex sindaco di Ascoli e presidente della Provincia ‘ i “No” non risolvono i problemi, anzi li accentuano. E non sarà certo il progetto di mobilità dolce a risolvere il problema del traffico lungo la statale Adriatica a meno che nel futuro ambientalista grillino le auto siano destinate a scomparire sostituite monopattini a metano, e le merci fatte viaggiare via Web.Noi invece siamo convinti che senza infrastrutture non c’è futuro.’