Bufera al Comune di Ascoli per il caso Picchio Gas. Il sindaco Castelli licenzia l’assessore Tega

 

 

Ascoli Piceno 27 aprile.- Bufera al Comune di Ascoli Piceno per il caso della Picchio Gas. Il sindaco Guido Castelli ha licenziato l’assessore ai lavori pubblici Valentino Tega, ritirandogli tutte le deleghe. La scelta è stata adottata per evitare “tentativi di strumentalizzazioni politiche legate alla vicenda della società ” che comunque – sottolinea il primo cittadino “ è inattiva e non ha mai operato”.

La polemica sulla Picchio Gas era stata sollevata dai consiglieri di minoranza del Partito Democratico, Roberto Allevi e Francesco Ameli. La nuova società era stata costituita da Tega e dai consiglieri di maggioranza Massimiliamo Di Micco e Laura Castelletti , poco dopo che la Piceno Gas Vendita era stata ceduta ai senesi del Gruppo Estra ( 14 milioni). E questo per entrare nel mercato della vendita del gas , ormai liberalizzato. Per i consiglieri Pd si trattava di una situazione che poteva prefigurava eventuali conflitti d’interesse, e comunque era inopportuna dal punto di vista politico e amministrativo. Lo scontro portava poi, il 23 aprile alle dimissioni dalla stessa Picchio Gas di Tega, Di Micco e Castelletti. Oggi la decisione del sindaco Castelli di andare oltre, e di mandare a casa l’assessore ai lavori pubblici, già in carica nella precedente Amministrazione Celani.

“La sofferta decisione – spiega il primo cittadino – nasce dalla mia ferma volontà di preservare le istituzioni comunali da  qualsivoglia tentativo di strumentalizzazione della vicenda .  Come ho avuto già modo di precisare nel corso del consiglio comunale del 22 aprile – aggiunge – l’assessore Tega non ha fatto alcunché di illecito. La società “Picchio Gas” è inattiva e non ha mai operato. In una parola non può essersi materializzato alcun effetto concreto successivamente alla sua costituzione. Resta tuttavia la chiara inopportunità politica di una condotta posta in essere da un assessore che, pur legittima, potrebbe ingenerare opacità che è necessario fugare alla radice, esattamente come osservato dal consigliere regionale Piero Celani in un suo magistrale intervento su etica e politica.” E Castelli poi conclude : “ Le deleghe già assegnate di Tega saranno trattenute ad interim dal sottoscritto. Ciò anche per non creare rallentamenti rispetto alle enorme mole di opere pubbliche approvate dal consiglio comunale in occasione del bilancio previsionale.
“Nell’assumere provvisoriamente quest’ulteriore carico di lavoro confido nell’apporto di tutti i consiglieri comunali che, del resto, in questi anni non mi hanno fatto mai mancare sostegno e collaborazione.”

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