Pesaro. – Dopo i tragici fatti avvenuti nel Pesarese, collegati al bullismo, le scuole della città reagiscono. L’Istituto Cecchi , grazie a un bando dell’Ufficio scolastico regionale, ha avviato un progetto per affrontare le criticità che stanno raggiungendo livelli allarmanti – non solo bullismo, ma anche depressione tra i ragazzi, relazioni tossiche, cyberbullismo – realizzando un libretto informativo distribuito a tutti gli studenti e le studentesse.
La brochure ‘I numeri che contano’, contiene informazioni utili e riferimenti sui numeri a cui rivolgersi in caso di bisogno. Dal 112 (Numero unico emergenze), al 114 (Emergenza infanzia), dal 118 (Pronto intervento sanitario) al 1522 (Violenza di genere, stalking, molestie), dal 19696 (Telefono azzurro) allo 0223272327 (Telefono amico) e molti altri ancora. Spiega Tatiana Olivieri, dell’Ufficio scolastico provinciale «In generale la percezione dei docenti nelle scuole è molto chiara. Dopo il covid la fragilità è cresciuta. Così come i casi di violenza: verbale e fisica. Ci sono situazioni che prima erano sporadiche e oggi sono diventate quotidiane come depressioni, attacchi di panico, disagi».
Per ampliare l’impatto del progetto, l’Ufficio scolastico e la Provincia di Pesaro hanno organizzato l’incontro pubblico ‘ReagiAmo. Strumenti e azioni utili per contrastare violenze, discriminazioni e disagi’ in programma giovedì 28 novembre, alle ore 16.30, nella sala Pierangeli della Provincia. La sezione di Grafica del Polo3 di Fano ha realizzato la locandina dell’evento. Durante l’appuntamento, rivolto alle agenzie educative del territorio, il libretto sarà presentato e reso poi disponibile in formato editabile a tutte le scuole della provincia, «affinché possano pubblicarlo sui propri siti web».
«Supportiamo l’iniziativa – evidenzia il presidente della Provincia Giuseppe Paolini – che mira a fornire strumenti concreti e concertati coinvolgendo istituzioni, famiglie e aziende sanitarie per affrontare il crescente disagio tra gli adolescenti e prevenire episodi negativi come quelli recentemente accaduti nelle Marche e in altre regioni». Dice la dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale Alessandra Belloni: «Dobbiamo reagire e raccogliere la richiesta di aiuto che le nostre ragazze e i nostri ragazzi ci inviano manifestando le loro fragilità. Possiamo farlo solo insieme, condividendo buone pratiche già in atto come quelle del Cecchi. Oltre a svilupparre nuove iniziative che meglio corrispondano ai bisogni e alle urgenti necessità dei giovani. Il libretto è un utile strumento divulgativo che fornisce informazioni basilari ma fondamentali. ”