Burocrazia che soffoca l’ economia. Per aprire un impresa 65 incombenze, denuncia degli artigiani Ascoli

Ascoli Piceno 9 ottobre. La burocrazia soffoca ancora l ‘economia. Non c’e niente da fare. Sembra che l Italia non sappia liberarsi di questo fardello che impedisce alle aziende di lavorare assumere e prosperare, facendo crescere la societa , oltre che il gettito fiscale…  L ultima denuncia viene dagli artigiani della  Cna di Ascoli. Da uno studio recente sembra che siano addirittura 65 le incombenze burocratiche che gravano su un impresa che voglia far partire la propria attivita. Un dato allarmante che fa capire quanto poco si e fatto negli ultimi anni, da parte di Governi e istituzioni a vari livelli per cercare di rilanciare lo sviluppo economico  del.nostro Paese. E la situazione nel Piceno, se possibile e ancora piu grave di quella di altri territori, martoriati dalla crisi industriale dall ‘austerita europea e dalla concorrenza globale .  Questo vale soprattutto per il comparto edile e per le opere di rustrutturazione.  Ascoli è infatti al settimo posto in Italia per livello della tassazione in questo ambito. Un peso che unito al numero di pratiche da sbrigare per non incorrere in problemi com la Pubblica Amministrazione, gli artigiani giudicano insostenibile e opprimente.   “Nella situazione che stiamo vivendo – commenta Luigi Passaretti, presidente della Cna di Ascoli – dilatazione dei tempi ed eccessiva pressione economica non giovano certo a una ripartenza del territorio”. “Edilizia e proprio ristrutturazioni – aggiunge Francesco Balloni, direttore generale  – sono, e saranno per i prossimi anni, una delle chiavi più importanti per l’economia delle piccole e medie imprese del comprensorio. Sostenerle, dunque, significa anche agire per una reale semplificazione burocratica che liberi tempo e risorse per il lavoro”.
Quando ci si muoverà veramente in questa direzione?

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