Ascoli Piceno 13 novembre.- Con il campionato di Serie B in pausa per gli appuntamenti della Nazionale maggiore, l’Ascoli può finalmente tirare un sospiro di sollievo rispetto ad un avvio di stagione che è stato tanto negativo quanto stancante. La compagine marchigiana, quest’anno allenata da Valerio Bertotto, come detto ha raccolto sinora molto poco dal punto di vista dei risultati, deludendo e non poco, anche per quanto riguarda il gioco espresso in campo.
A preoccupare di più, infatti, non sono tanto i soli 4 punti ottenuti nelle prime sei uscite stagionali, piuttosto le difficoltà in attacco evidenziate dal Picchio che in tutto ha realizzato soltanto 3 gol (peraltro, 2 nella partita con la Reggiana). Uno score poco invidiabile che ha fatto suonare il campanello d’allarme nel sodalizio bianconero. Staff tecnico e dirigenziale dovranno fare di tutto per provare ad invertire la rotta e concedere ai bianconeri qualche chance in più nella lotta salvezza, mai così agguerrita come in questa stagione in Serie B, come previsto anche dalle quote calcistiche dei maggiori analisti sportivi come Betway.
Esattamente dodici mesi fa la situazione in casa Ascoli era diametralmente opposta. Dopo sei gare nella stagione 2019/2020, i bianconeri avevano già conquistato 12 punti (ben 8 in più rispetto agli attuali 4), piazzandosi sul podio della classifica generale della Cadetteria. Come tutti ricorderanno, da lì in poi qualcosa sarebbe successo. Il meccanismo dell’allora tecnico Paolo Zanetti avrebbe mostrato i primi segnali di cedimento e la dirigenza del Picchio avrebbe dato il via al valzer degli allenatori (ben quattro tecnici si sono alternati lo scorso anno sulla panchina dell’Ascoli) con l’esonero di Zanetti lo scorso gennaio.
Una brutta pagina della gloriosa storia di questa società che non dovrà mai più ripetersi. Ecco perché la pausa per le gare delle nazionali può essere utile ai piceni, soprattutto in prospettiva del ritorno in campo che non avverrà prima del prossimo 22 novembre quando allo stadio cittadino Cino e Lillo Del Duca contro l’Entella, il Picchio si giocherà già un pezzo importante di salvezza.
Ascoli, i numeri di un avvio difficile.
A certificare ulteriormente il momento no dei piceni arrivano anche le statistiche che, in termini di produzione offensiva, sono spietate con l’Ascoli. Come emerge dalle analisi del Corriere dello Sport, la formazione bianconera è ultima in Serie B per percentuale di tiri in porta (20%), ovvero per il numero di tiri nello specchio sul computo totale delle azioni prodotte in attacco. Un dato che dimostra plasticamente l’incapacità di produrre gioco da parte degli uomini di Valerio Bertotto. La formazione dell’ex centrale difensivo dell’Udinese in campo è apparsa sinora sempre poco incisiva e mai in grado di poter impensierire l’avversario di turno.
Di più. A preoccupare è anche la tenuta della difesa dei piceni che più e più volte ha dato l’impressione di essere incostante. Anche qui i numeri possono aiutarci a capire il momento di difficoltà della squadra che è quinta nella classifica dei tiri subiti in porta (31), nonostante il passivo dei gol (7 in 6 partite) resti, tutto sommato, un numero ancora accettabile.
Tuttavia, è bene sottolineare che l’Ascoli ha davanti tutto il tempo per poter rimediare agli errori fatti. La rosa a disposizione di Bertotto è indubbiamente composta da uomini di sicuro valore. Il portiere Nicola Leali rappresenta una garanzia per la categoria; in difesa capitan Riccardo Brosco e Raffaele Pucino hanno quell’esperienza che in un campionato come quello di Serie B possono fare la differenza, senza dimenticare il tedesco Oliver Kragl, lo scorso anno tra i protagonisti della fantastica stagione del Benevento di Pippo Inzaghi. In attacco Nicholas Pierini, Cosimo Chiricò ma soprattutto il gigante ex Udinese Riad Bajić (attaccante bosniaco con esperienze e gol fatti anche in Champions League ed Europa League) potranno farsi valere anche in Cadetteria, appena completeranno il naturale periodo di adattamento che richiede uno dei tornei più competitivi d’Europa.
Non resta, dunque, che aspettare di rivedere il Picchio in campo. Bertotto sfrutterà ogni giorno utile per impartire ai suoi la sua filosofia di gioco. Siamo sicuri che i piceni apprenderanno al meglio i dettami del loro nuovo tecnico.