Le pmi chiudono ma la Camorra fa affari grazie al virus..

Pesaro 19 novembre.- Ormai solo gli stolti non hanno capito che il covid è il più grande affare mondiale dell’era attuale. Sia in ambito medico-sanitario – e i vaccini in arrivo dagli Usa ne sono la riprova – che guardando a tutta la filiera collegata, a cominciare dalla sanificazione degli ambienti. E’ in questo campo che operava una società con sede a Pesaro e che era gestita di fatto da un uomo in odore di camorra. Soggetto colpito da sorveglianza speciale, l’imprenditore è stato intercettato dalla Guardia di Finanza di Rimini mentre diceva : “Questo coronavirus è stato proprio un buon affare..”. E’ quanto riferisce l’Ansa.

Intestata ad un prestanome, la società in questione ha avuto negli ultimi mesi una crescita esponenziale del fatturato, grazie proprio agli interventi per “sanificare” locali e ambienti dai rischi del coronavirus. Ora l’azienda, che operava tra Pesaro e Rimini è stata posta sotto sequestro preventivo, con quattro persone indagate per intestazione fittizia.

E così mentre la camorra si infiltra nel nuovo e grande mercato del covid, migliaia di piccole imprese marchigiane con tutto il loro indotto di servizi e attività, stanno per chiudere a causa delle restrizioni soffocanti decise per “contrastare” la presunta diffusione di un virus che sta facendo molti più danni economici e sociali che sanitari reali . Sempre più associazioni di categoria denunciano ormai questa situazione allarmante, ma sembra che al Governo ed una parte della società civile garantita e senza problematiche di emergenza, non interessi.

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