Ancona.- Un carabiniere in servizio presso la stazione di Collemarino, ad Ancona si è ucciso sparandosi con la pistola d’ordinanza all’interno della propria auto. Lo riferisce il sindacato di categoria Unarma, che denuncia “l’ecatombe silenziosa” che sta interessando le forze dell’ordine in tutta Italia : 258 suicidi negli ultimi 5 anni.
Il militare che si è tolto la vita ad Ancona lascia una moglie ed un figlio. Non sarebbero state trovate lettere o materiali in cui l’uomo avrebbe motivato il suo gesto estremo.
“E’ un giorno tragico e struggente quello in cui dobbiamo dire addio a un amico – dice Paolo Petracca, segretario Unarma Asc Marche – ancor di più se a portarcelo via sono fardelli che pesano silenziosamente sull’anima, fino a schiacciare sotto il loro peso quell’anelito di vita che ci spinge ad andare avanti in questo nostro lavoro delicato e difficile. Il pensiero corre subito alla sua famiglia, cui ci stringiamo solidali e commossi, e a questa nostra grande famiglia dell’intero Comparto sicurezza e difesa, che in un’interminabile ecatombe silenziosa perde uno dopo l’altro tanti suoi figli”.
Aggiunge poi Petracca : “In questi momenti di lutto cercare di capire è necessario, ma purtroppo drammaticamente tardivo . Il dolore è immenso, i dubbi lacerano, il senso di impotenza atterrisce. Specie di fronte a un fenomeno che fra le Forze armate e di polizia esprime numeri agghiaccianti, con ben 258 suicidi in 5 anni. Ma sentirsi impotenti – aggiunge il Segretario Unarma – equivale a una resa: intervenire invece si può e si deve, sviscerando e snidando pericoli più subdoli che mai perché ancora molti si accostano a questa tematica con sospetto, sfiducia, eccesso di pudore. Noi, di fronte a tutto ciò, non possiamo che rilanciare forte il nostro appello, perché ogni azione di prevenzione e cura sia messa in campo, senza che nulla resti intentato. “