Ancona. Coro di critiche alla scelta della Caterpillar di chiudere lo stabilinento di Jesi, mettendo a rischio 260 posti di lavoro. Dopo il capogruppo Pd in consiglio regionale, Maurizio Mangialardi e il partito della Sinistra Italiana, sulla questione interviene direttamente anche l’Amministrazione provinciale di Ancona. «La delocalizzazione non poteva essere la risposta per Elica, non dovrà esserlo neppure per Caterpillar afferma il vicepresidente Andrea Storoini. . Se corrisponde a verità che
recentemente il lavoro sia aumentato, se corrisponde a verità che il personale è stato interessato da straordinari, seppur in un periodo di difficile reperimento di materie prime, sarà necessariamente vero che trasportare l’attività in altro luogo servirà, non per migliorare la produzione, non per diminuire il prezzo finale al consumatore, né per garantire maggiori standard qualitativi ai nuovi lavoratori, ma per altro. L’azienda – conclude Storoni – riveda la propria posizione sullo stabilimento di Jesi»