Ascoli Piceno 17 aprile.-” Chi garantisce sicurezza agli operatori può riaprire la sua attività anche domani. ” Lo ha detto oggi il Governatore delle Marche, Luca Ceriscioli rispondendo ad una domanda di Peter Gomez sul percorso di uscita dall’emergenza Covid, nel corso del programma tv “Sono le venti” in onda sul canale Nove. “Chi invece non è in grado di farlo – ha spiegato Ceriscioli- non può riaprire neppure il 4 maggio”.
La dichiarazione a sorpresa del Governatore da un lato sembra andare incontro alle pressanti richieste delle categorie produttive della regione, soprattutto manifatturiere che scalpitano per poter tornare a lavorare a pieno regime dopo la blocco generale per la crisi sanitaria. Dall’altro però, rimette alle stesse aziende la responsabilità per quello che potrebbe accadere nel caso si verificassero nuovi focolai per il virus, dopo la fine del periodo più drammatico. Durante il programma tv, Ceriscioli ha anche chiarito che il nuovo ospedale Covid alla fiera di Civitanova, in corso di realizzazione con il coordinamento di Guido Bertolaso – oggi tornato nelle Marche per una supervisione del progetto- dovrà servire proprio a garantire il sistema sanitario locale da altri rischi di diffusione del contagio, nel lungo periodo. Nel frattempo comunque i numeri delle Marche, in fatto di curva epidemiologica, segnalano un nuovo miglioramento con i ricoverati che scesi sotto i 1000 e quelli in terapia intensiva sotto i 100, per la prima volta da un mese. Resta aperta la questione delle case di riposo, dove sarebbero deceduti per cause correlate al Covid almeno un centinaio di anziani, forse per mancanza di rispetto delle norme di limitazione negli ingressi e di precauzione sanitarie che lo stesso Governatore aveva emanato già a fine febbraio scorso. Ma di ciò si stanno occupando tre procure regionali, anche sulla scorta di denunce presentate dai familiari delle vittime e da associazioni come il Codacons.