Macerata.- Da lunedì 7 febbraio gli effetti del decreto-legge Sostegni ter inizieranno a pesare su tutto il sistema casa. È infatti in questa data che scattano le modifiche ai meccanismi fino ad oggi in vigore riguardo i vari bonus e le loro cessioni del credito, con quest’ultime che potranno essere trasferite una sola volta. Una debacle per l’intero comparto dell’edilizia, dell’impiantistica e dell’indotto, che ha già iniziato ad accusare il colpo.
L’impatto di questa misura sarà devastante per l’economia dei territori, andando a bloccare il lavoro di moltissimi professionisti. I numeri? Basta prendere a riferimento il solo dato sulle imprese attive nelle costruzioni per avere il polso della portata del fenomeno: 3.375 attività nel Maceratese (e 7.904 addetti), 2.097 nell’Ascolano (5.247 addetti) e 1.605 nel Fermano (3.172 addetti).
Giorgio Menichelli
Per questo motivo Confartigianato ha avviato una forte campagna informativa per chiedere al Governo e al Parlamento modifiche al decreto, invocando lo sblocco della cessione dei crediti per garantire crescita e lavoro.
Confartigianato Macerata-Ascoli-Fermo ha inviato lettere ai prefetti e a tutti i sindaci delle tre province, per chiedere il loro supporto in questa cruciale mobilitazione, che sta toccando l’intero territorio nazionale.
“Sono continue le telefonate di preoccupazione delle aziende – la riflessione di Giorgio Menichelli, segretario interprovinciale Confartigianato – perché le novità apportate dal decreto sono piovute dal cielo. La misura è stata giustificata come operazione antifrode, ma non è stato tenuto conto che per stanare i furbetti si è andati a colpire pesantemente i tantissimi imprenditori onesti. Oltretutto depotenziando uno strumento, i bonus casa, che stava trainando la ripresa. Siamo i primi a chiedere controlli e legalità, ma non è questa la via da intraprendere. Siamo sull’orlo del blocco dell’operatività”.