Cgil Marche contro il ritorno dei voucher nel turismo

Ancona.- I voucher lavoro? “Il turismo è un settore fondamentale per l’economia del Paese e del territorio;  non necessita della reintroduzione dei voucher ma  di un vero piano strategico per lo sviluppo e di politiche industriali di sistema, capaci di pianificare e integrare le attività dei vari comparti”, attacca Barbara Lucchi, segretaria generale Filcams Cgil.

Oggi il Governo, con le misure contenute nella legge di Bilancio, “sembra voler seguire la linea già anticipata dall’ex Ministro Garavaglia, il quale individuava, come misure necessarie alla ripresa del settore, l’abolizione del reddito di cittadinanza, la reintroduzione dei voucher e la riapertura dei flussi migratori (individuando nei migranti non tanto una importante risorsa ma piuttosto una maggiore possibilità di sfruttare manodopera a basso costo e facilmente ricattabile)”.

Secondo la  Filcams Cgil Marche, “Invece di lavorare ad un modello turistico capace di superare la stagionalità anche attraverso un’attività promozionale continua e invece di valorizzare la complessità del settore,  si riesumano strumenti che erano stati cancellati perchè utilizzati in maniera del tutto distorta, per nulla in grado di contrastare il lavoro nero, anzi, costruiti in modo tale da favorirlo”.

Giuseooe Santarelli

Secondo la Filcams, “le denunce sulla sproporzione dell’utilizzo dei voucher e dell’abuso di uno strumento che per sua natura doveva essere meramente occasionale, sono supportate da evidenze numeriche tracciate dagli stessi dati pubblicati negli anni dall’Inps: non fantasie sindacali ma un cancro del settore che scaricava i suoi effetti negativi sui lavoratori a vantaggio dei soli datori”.  Dopo anni di battaglie e dopo la raccolta di oltre un milione di firme per il referendum, cui è seguita l’abrogazione nel 2017, chiude la Filcams “non è accettabile dover assistere alla reintroduzione dei voucher come strumento per incrociare domanda e offerta. Siamo convinti che, ora come allora, l’unico obiettivo  sia l’abbattimento del costo del lavoro per le aziende: un regalo, agli albergatori e ai ristoratori, che grida vendetta considerando i numeri che il boom della passata stagione estiva ha fatto registrare; numeri a cui ancora una volta non corrisponde crescita occupazionale, stabile e di qualità”.

Secondo Giuseppe Santarelli, segretario generale Cgil Marche,  “in questo Paese abbiamo bisogno  di tutto meno che di altro lavoro precario. Nel 2016, ultimo anno dei voucher, nelle Marche ne sono stati venduti oltre 6 milioni e sono stati 76mila i lavoratori che li hanno percepiti. La domanda è: chi vuole davvero ancora questo?”.

Nella foto : San Benedetto

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