Ancona.- Continua l’emorragia di servizi nelle aree interne della provincia di Ancona. Da domani chiuderanno i battenti gli sportelli bancari di Banca Intesa e Bper nei comuni di Staffolo, Monte San Vito, Cerreto d’Esi e Genga. A giugno, poi, sarà la volta della filiale di Intesa Sanpaolo a Serra San Quirico.
Un anno fa, il consiglio regionale approvando all’unanimità una mozione del Partito Democratico volta a prevenire la situazione che si stava determinando a causa di alcune scelte aziendali annunciate dagli istituti di credito, aveva impegnato la Giunta Acquaroli a mettere in campo una serie di azioni. Tra queste la definizione di un’intesa con la Commissione regionale Abi Marche che, sotto l’egida di Banca Italia, favorisse il mantenimento dei presidi bancari per almeno 5 anni, e il riconoscimento degli uffici postali operativi in quelle zone a operare come sportelli finanziari in collaborazione con le banche.
“Nonostante la tempestiva azione del nostro gruppo – commenta il consigliere Pd Maurizio Mangialardi – la giunta regionale ha fatto ben poco, e da domani molti cittadini delle aree interne e, in particolare della zona montana, dovranno subire ulteriori disservizi. Va da sé che a patire i maggiori disagi saranno quelle fasce più deboli della popolazione come gli anziani, che dovrebbero essere maggiormente tutelate dalle istituzioni.”
Mangialardi sottolinea inoltre che “il centrodestra, durante la campagna elettorale per le regionali del 2020, aveva fatto del rilancio delle aree interne una delle sue bandiere. Arrivati a metà mandato, siamo costretti a prendere atto che poco è stato fatto e che, anzi, sul fronte dei servizi, si sono registrati significativi passi indietro”.