“Chiusura Whirpool un disastro sociale” : Comunanza fa appello alle istituzioni

Ascoli. “La chiusura dello stabilimento Whirpool sarebbe un disastro economico e sociale non solo per Comunanza per tutto il comprensorio montano, ascolano e fermano. E’ necessario scongiurarlo in tutti i modi”.

Lo ha detto oggi ad Ascoli il sindaco del paese piceno Alvaro Cesaroni, annunciando insieme al presidente del Bim Tronto  Luigi Contisciani ,un incontro pubblico sul tema che si terrà venerdi 22 luglio, con la partecipazione di Regione Marche, Comuni e tutti gli interlocutori interessati alla questione.

“Ancora non conosciamo i piani di Whirpool per Comunanza – ha detto Cesaroni – ma i segnali che stanno arrivando sono preoccupanti, compreso quello di un possibile ritiro del Gruppo Usa da tutta Europa. Il rischio di un collasso produttivo per il territorio è alto, considerando sia i 300 dipendenti della fabbrica di lavatrici che per l’indotto locale. Per questo abbiamo deciso di chiamare all’appello tutto il mondo della politica regionale e delle due province, con l’obiettivo di dare una risposta ad un eventuale riduzione delle attività. ”

Per il sindaco di Comunanza, imprenditore lui stesso, sarebbe assurdo far cessare la produzione di una fabbrica presente in zona da 50 anni ( ex Merloni-Indesit) e che soprattutto vanta un asset da 44 mila metri quadri di superficie coperta e attrezzata. “L’obiettivo primario è quello di capire se il Gruppo americano vuole proseguire il lavoro sul posto, e trovare delle soluzioni per favorirlo. Ma se questo non fosse possibile, si dovrebbero trovare presto delle alternative, comprese quelle di investitori locali disposti a rilevare il sito e magari riconvertirlo.”

Il modello potrebbe essere quello di Jesi, con la fabbrica Caterpillar (sempre Usa) ceduta ad un azienda lombarda, con tanto di salvataggio dei posti di lavoro. Ma è ancora presto per dire se questa strada è percorribile anche a Comunanza. Bisognerà attendere almeno il mese di settembre, quando Whirpool farà la sua scelta sull’Europa. Nel frattempo però, per salvare i 2 mila posti di lavoro che ha generato in tutto il comprensorio l’azienda di lavatrici – anche se la produzione è ridotta a 650 mila pezzi l’anno – istituzioni, sindacati e forze sociali devono agire per evitare il peggio.

“Il sistema pubblico deve fare tutto quanto possibile per scongiurare quella che sarebbe un grave perdita per il territorio montano – ha affermato Luigi Contisciani, presidente del Bacino imbrifero del Tronto. Moltissime piccole imprese lavorano nell’area di Comunanza grazie alla Whirpool, generando dal 50 al 100% dei ricavi da quel sito. La chiusura sarebbe un duro colpo per tutte loro e per migliaia di persone : dobbiamo intervenire prima che sia troppo tardi”. Il convegno di venerdi 22 luglio si terrà a partire dalle 17 presso l’Auditorium Luzi.

Marco Traini

 

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