Montecarotto (An). – “Il silenzio che è calato sulle ultime vicende in casa della Coop. Terre Cortesi Moncaro, oltre 700 soci complessivi, è preoccupante considerato che si avvicina un momento cruciale come quello della vendemmia e non solo.” Lo afferma Carlo Ciccioli, consigliere regionale di Fratelli d’Italia e candidato alle elezioni europee.
“I milioni di debiti accumulati, circa 38, come si evince dai bilanci societari, con gli istituti di credito, i soci e i fornitori, rappresentano un fardello importate e sul quale occorre, invece, che i riflettori rimangano ben accesi. Ciò che vorrei soprattutto che fosse chiaro – continua Ciccioli- è lo stretto legame che intercorre tra la Moncaro stessa e Moderna di Castelplanio che è vero sono società distinte, ma la seconda è nei fatti il braccio operativo della prima, visto che molti dei terreni sono affittati a Moderna da Moncaro. Dunque, vi è un legame più che stretto per la produzione. ”
Secondo il consigliere della destra meloniana, il secondo punto riguarda il fatto che si è fatta quella che egli ritiene “un’acquisizione assolutamente inspiegabile che ha appesantito ulteriormente quest’ultimi fattori, alterando la compagine societaria non è detto in positivo. Tutelare l’occupazione e salvaguardare uno dei settori strategici dell’economia regionale sono due aspetti fondamentali che non possono essere sacrificati sull’altare di speculazioni, da nessuno.”
Per Ciccioli dunque, occorre che si apra ” una discussione a 360 gradi per individuare nuove forme di finanziamento importante da un socio, da una cordata, da un gruppo leader del settore, da un capitale di rischio, oppure ipotizzare l’intervento di società pubbliche partecipate, Il tutto per evitare che si possa arrivare alla malaugurata ipotesi dell’apertura di procedure fallimentari. “