Cna Marche attacca la Plastic Tax : “Solo un aggravio fiscale per 500 imprese”

Ancona 6 novembre.-” La nuova tassa sulla plastica colpirà 497 aziende marchigiane che complessivamente danno lavoro a 9.182 addetti”.

Lo afferma la Cna Marche, che ricorda come in Italia le aziende produttrici di buste e contenitori di plastica in attività sono 9.909 con 162.171 occupati. Il 28,8 per cento di imprese del settore della plastica, secondo il Centro Studi Cna Marche, si trova nella provincia di Ancona, seguita da Pesaro e Urbino con il 26,3 per cento e Macerata con il 23,7. Impatto minore a Fermo dove è in  attività il 13,8 per cento delle imprese  e ad Ascoli Piceno, dove sono appena il 7,4 per cento.

“La tassa sugli imballaggi in plastica”  precisa la Cna “non sembra rispondere a una svolta green, piuttosto è un aggravio fiscale senza un reale beneficio.”

Secondo gli artigiani “colpire indifferentemente tutti i prodotti senza alcuna distinzione sulla base delle potenzialità in termini di nuova valorizzazione, attraverso riciclo e recupero, del bene tassato, né per quelli che contengono materiale riciclato, è una misura che si muove in chiara controtendenza rispetto alla volontà dichiarata di sostenere l’economia circolare. Senza contare, poi, che sugli imballaggi in plastica già oggi gravano prelievi ambientali come il contributo Conai, che finanziano positivamente raccolta e riciclo. Contributo che, peraltro, viene già applicato in misura differenziata proprio in base alle caratteristiche ambientali dell’imballaggio”.

Secondo la Cna, alla fine a pagare saranno i consumatori. Secondo l’Osservatorio Nazionale Federconsumatori,  è ipotizzabile che la tassa possa essere scaricata in larga parte sui prezzi finali dei prodotti e ogni famiglia si potrebbe trovare di fronte a un aumento della spesa di circa 140 euro all’anno.

 

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