Ascoli.- In un momento storico in cui l’avanzata della spirale inflazionistica e le difficoltà sul piano dell’accesso al credito ostacolano la quotidianità professionale di migliaia di aziende in tutta Italia, gettando ombre decisamente preoccupanti anche sulle sorti dell’imprenditoria marchigiana, il Piceno si conferma terra di impresa, di artigianato e di start up.
Lo dimostrano i dati elaborati dal Centro studi CNA Marche e relativi alle startup innovative iscritte nell’omonimo registro, che in controtendenza rispetto al panorama regionale confermano il dinamismo e la vitalità dei giovani imprenditori del Piceno.
Nonostante una lieve flessione rispetto ai dati del primo trimestre 2023, l’ultima rilevazione di ottobre attesta la presenza di 64 start up innovative nella provincia di Ascoli, dove la concentrazione di attività gestite da giovani under 35 (il 18,8% delle imprese del territorio) risulta significativamente più elevata rispetto al dato regionale (il 15,7%). Non è un caso, dunque, che nel primo trimestre del 2023 la nostra provincia si sia posizionata all’ottavo posto nazionale per rapporto tra start up innovative e nuove società di capitali presenti.
Merito di una tradizione estremamente radicata nel settore manifatturiero e dell’artigianato, ma anche di una costante attività di sensibilizzazione e promozione dei giovani talenti espressi dal territorio da valorizzare, in chiave imprenditoriale e innovativa, svolta dalla CNA di Ascoli Piceno grazie a una straordinaria collaborazione tra imprese, scuole e università.
«Per arrestare l’emorragia di imprese e dare nuova linfa all’attrattività del Piceno sarà fondamentale far sì che le istituzioni sostengano i giovani che vogliono fare impresa – afferma Francesco Balloni, direttore della CNA di Ascoli Piceno – affiancando le aziende non solo nella fase di avvio dell’attività, ma accompagnandole attraverso dei fondi dedicati anche nei processi di consolidamento, sviluppo e aggregazione, in modo da consentire a chi fa impresa di consolidare la propria presenza sul territorio e scongiurare il rischio di chiusure premature».
«Sarà fondamentale, inoltre, continuare a investire sulla formazione, favorendo il contatto tra il mondo della scuola e quello del lavoro e arginando l’impatto della burocrazia e delle difficoltà nell’accesso al credito sulle prospettive imprenditoriali dei nostri giovani – dichiara Arianna Trillini, presidente della CNA di Ascoli Piceno – Saranno loro, nei mesi a venire, a dover raccogliere l’eredità di una generazione di artigiani e imprenditori che oggi rappresentano il fiore all’occhiello del nostro tessuto imprenditoriale e che meritano di poter tramandare la loro esperienze e il loro saper fare a giovani talentuosi e motivati.