Cosa chiedono le piccole imprese marchigiane dalla legge di Stabilità che sarà discussa nei prossimi giorni in Parlamento? La Cna lo ha chiesto ad un campione di oltre cento imprese rappresentativo delle 18 mila imprese associate, attive nei settori manifatturieri, dell’edilizia, del commercio, dei servizi di alloggio e ristorazione, dei trasporti, dei servizi alle imprese e dei servizi alla persona.
In cima alla lista delle aspettative c’è la conferma delle detrazioni per le ristrutturazioni edilizie, antisismiche e per il risparmio energetico (32,1 per cento): è sempre più diffusa la consapevolezza di quanto siano importanti sicurezza e sostenibilità ambientale nell’attività di impresa, oltre che la valutazione attenta delle diminuzioni di costo che si possono ottenere.
“Le piccole imprese marchigiane dimostrano voglia di nuove assunzioni – sostiene Cna. Per questo chiedono la riduzione dei contributi per i giovani neo-assunti a tempo indeterminato (25,7 per cento) e lo sgravio contributivo totale per l’apprendistato professionalizzante (18,4%).”
Sul fronte fiscale rivendicano la deducibilità totale dell’Imu dal reddito d’impresa (20,2%), l’aumento della franchigia Irap (11,9%) e l’esclusione della Tari per le superfici sulle quali si producono rifiuti speciali. Il 17,4 per cento si augura anche una riduzione degli oneri e delle imposte nella bolletta energetica. Il sondaggio della Cna dimostra anche una crescente esigenza di investire di artigiani e piccoli imprenditori marchigiani. “Per questo, si aspettano che nella prossima Finanziaria vengano inserite le proroghe del super-ammortamento del 140 per cento per gli investimenti in beni strumentali nuovi (18,3%) e dell’iper-ammortamento del 250 per cento per gli investimenti realizzati in direzione della digitalizzazione e delle nuove tecnologie (11,1%). Infine la proroga degli incentivi per l’acquisto di macchinari previsti dalla legge Sabatini (6,4% ) e la riconferma dei voucher per l’internazionalizzazione (4,6 per cento).”
In sintesi, gli imprenditori associati alla Cna chiedono che venga riconosciuto il ruolo della piccola impresa come motore di sviluppo e di crescita, come soggetto che punta a occupazione e innovazione, non ad assistenza o
“Invieremo i risultati di questo sondaggio” affermano il presidente Cna Marche Gino Sabatini e il segretario Otello Gregorini “ai Senatori e Deputati eletti nella nostra regione, perché si facciano promotori di queste richieste nella discussione in Parlamento e nella presentazione di emendamenti alla legge Finanziaria. Le famiglie e le imprese devono essere messe in condizioni di vedersi liquidare il creditoto d’imposta dalle banche”.