Porto Potenza Picena (Mc). ” C’è forte preoccupazione per la situazione venutasi a creare presso l’istituto di riabilitazione Santo Stefano di Porto Potenza Picena, dove diverse unità operative si trovano da giorni a fronteggiare veri e propri focolai di coronavirus, con numerosi pazienti (ad oggi più di 40, ricoverati in più reparti) e lavoratori contagiati.” Lo afferma il Cobas del Santo Stefano.
“Le misure adottate dalla struttura – sostiene il sindacato di base – appaiono intempestive e insufficienti ad arginare questi focolai, con unità operative “ibride” in cui non vi è netta separazione tra zona covid e non covid, con i lavoratori che di conseguenza si trovano ad assistere nella stessa unità operativa pazienti positivi e non, esponendo perciò sé stessi e i degenti ad un alto rischio di contagio. ”
Il Cobas del Santo Stefano auspica che “la direzione si attivi quanto prima per organizzare una specifica unità operativa dedicata ai degenti positivi al coronavirus, al fine di tutelare coloro che non hanno ancora contratto il virus.”