Comitato di Senigallia : “Quando apriranno i cantieri ? “

Senigallia (An).-“Quando e dove vedremo cantieri aperti come prova effettiva che si sta riducendo il rischio idrogeologico di questa città e dell’intera valle? “. Lo scrive in una lettera aperta al sindaco Massimo Olivieri, il Comitato “Diritto al Futuro” di Senigallia.

“Tra domenica e lunedì 22-23 scorsi, a poco più di quattro mesi dal settembre scorso, la cittadinanza di Senigallia e anche parte degli abitanti delle valli Misa e Nevola sono rimasti con le pale in mano, le paratie pronte e l’angoscia dentro ad osservare e subire impotenti la terza allerta grave dopo l’alluvione gravissima. E il Sindaco e tutti noi a ripetere “non possiamo continuare così”! Ma questo lo sapevamo già ! “.

Invece per il Comitato “urgono risposte certe e numeri verosimili per uscire dal tunnel nebuloso della questione centrale: quando partiranno i cantieri ? A titolo di puro esempio, perché non procedono i lavori per la realizzazione della vasca di Bettolelle? Questa è la prima domanda semplice e collettiva che Le rivolgiamo pubblicamente.”

Poi ci sono i fondi che sarebbero disponibili in Regione, pari a 400 milioni. Gli esponenti del Comitato si chiedono se siano davvero disponibili, e vogliono chiarimenti al sindaco di Senigallia anche per un altro problema : ” Da queste somme importanti, come lei ha già precisato, bisogna sottrarre i risarcimenti di vario tipo e ripianare le uscite fuori bilancio dei Comuni: di tutti i Comuni, cioè di tutti i Comuni delle Marche colpiti dal disastro. È così come le stiamo chiedendo? E quanti e quali sono questi Comuni? E tolte tutte le quote finanziarie citate, quanto resta per le opere vere e proprie?”

Naturalmente per il Comitato solo dopo queste detrazioni e suddivisioni “sarà chiaro quante risorse ci saranno veramente per Senigallia e le valli Misa e Nevola.”

E questo sarà per realizzare quei lavori concreti sono quelli che “da qui al futuro dovrebbero salvare vite ed impedire la distruzione o il danneggiamento di infrastrutture, appartamenti, imprese e beni di varia natura. E, non per ultima cosa, ridurre lo sconforto, la sofferenza, la fatica di migliaia di cittadine e cittadini; possiamo dire da almeno otto anni e più.” Il Comitato sollecita il sindaco Olivieri, visti i suoi buoni rapporti con la Regione a fornire “informazioni adeguate” in merito alla situazione.

 

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