Ballottaggio ad Ascoli , Fano e Osimo. E’ questo il responso che viene dallo spoglio delle urne nei tre dei quattro principali comuni che andavano al voto per rinnovare le amministrazioni cittadine marchigiane. L’altro era Pesaro, che ha visto il successo al primo turno del sindaco uscente Matteo Ricci del Partito Democratico. Ricci, già componente della segreteria nazionale con Renzi, poi dichiaratosi per Zingaretti due mesi prima del voto per le Primarie, ha ottenuto il 57, 32% delle preferenze, staccando nettamente il suo avversario Nicola Baiocchi ( centrodestra unito) che ha raccolto il 29,9%. La riconferma al primo turno non è riuscita invece a Massimo Seri ( nella foto) altro sindaco del Pd, che a Fano si è fermato al 47,3% e dovrà vedersela il 9 giugno con Lucia Tarsi, candidata del centrodestra ( Lega, Forza Italia e altre due liste) che ha guadagnato il 33,3%. Sarà una sfida tra destra e sinistra anche ad Osimo, dove il primo cittadino uscente Simone Pignoloni (Pd e liste civiche) che ha preso solo il 28,7% delle preferenze, dovrà affrontare Dino Latini (centrodestra, 35%) al ballottaggio decisivo. Da notare che Latini era già stato il sindaco osimano nel 2004.
Solo ad Ascoli Piceno infine, la sfida sarà tutta a destra. Il candidato di Lega e Fratelli d’Italia, sostenuto anche da altre 8 liste civiche, Marco Fioravanti ha ottenuto domenica 26 maggio il 37,3% dei voti validi. E quindi dovrà andare a duello con Piero Celani, dirigente storico di Forza Italia, già due volte sindaco della città e presidente della Provincia, nonchè attuale consigliere regionale. Celani, appoggiato da sei liste ha ottenuto solo il 21,4% dei consensi, pochi ma comunque sufficienti per piazzarsi secondo in graduatoria e provare a vincere la battaglia decisiva il 9 giugno. Da notare che in nessuno dei principali comuni al voto nelle Marche il Movimento 5Stelle è arrivato al ballottaggio, e in qualche caso – come appunto ad Ascoli – nemmeno al terzo posto (superato dal Pd). Lo splendido isolamento non paga.