Pesaro.- «Spostare gli utenti delle strutture dedicate al disagio mentale di Muraglia, fuori città, è una scelta totalmente sbagliata. Isola, accentua le disuguaglianze e fa fare notevoli passi indietro ad una città che in questi anni sulla cultura della solidarietà, dell’accoglienza e dell’inclusione ha fatto scuola in Italia».
L’assessore con delega alle Politiche Sociali di Pesaro, Luca Pandolfi interviene sul trasferimento delle quasi cento persone ospitate dalla Cittadella della salute mentale (Rsa Tomasello, dalle Comunità protette femminile e maschile, dall’SRR- Struttura Residenziale Riabilitativa) ad una struttura a Vallefoglia «ad oggi, secondo AST, l’unica in grado di poter ospitare gli utenti, ma lontana dalla città e difficilmente raggiungibile dagli stessi e dalle loro famiglie»
«L’Amministrazione è al fianco del Comitato di tutela dei diritti degli ospiti dei reparti di salute mentale di Muraglia, condivide e sostiene le istanze delle famiglie coinvolte. In questi mesi, già durante la precedente legislatura, ci siamo attivati per individuare le soluzioni più idonee alla gestione di questo delicato momento, che prevede lo spostamento di servizi per consentire i lavori che interesseranno l’ospedale di Muraglia, pur rimanendo di fatto, una scelta dell’AST. La storia del welfare del nostro territorio si fonda sul pensiero di don Gaudiano, il prete degli ultimi, tra i primi ad affrontare il tema della salute mentale, anticipando di decenni importanti conquiste.. Oggi, come allora, riteniamo essenziale, per loro e le loro famiglie, evitare l’isolamento delle persone che soffrono di problemi di salute mentale, che al contrario vanno coinvolte in progetti da realizzare nel tessuto cittadino».
Così anche il sindaco di Pesaro Andrea Biancani, che insieme a Pandolfi ricordano quanto già detto nel Consiglio comunale dello scorso 8 agosto: «Il tema è importante e non si può fare finta di niente – dicono -. La sede dell’Apsella non è in grado di poter svolgere le funzioni di socialità che richiedono i servizi dedicati ai pazienti. Abbiamo da tempo presentato all’AST delle proposte su siti alternativi e idonei ad ospitare gli ospiti di Muraglia, tutte rifiutate: Galantara, Casa Roverella, l’ex ostello a Fossosejore e l’edificio dei Padri Comboniani. Una città come Pesaro, fondata sulla cultura della solidarietà, dell’inclusione e dell’accoglienza non può rinunciare a questi servizi».
foto : assessore Luca Pandolfi