Porto S.Elpidio (Fm). -“Per come è stata strutturata, temiamo di primo acchito che questa riforma delle concessioni balneari non libererà il mercato, ma affosserà solamente un’eccellenza tipica del nostro turismo. Mandando all’aria la professionalità di 30.000 imprenditori”.
Sono le parole di Lauro Lillini, vicepresidente regionale di Confartigianato Imprese Demaniali e proprietario di una attività sul litorale di Porto Sant’Elpidio, all’indomani del via libera del Consiglio dei ministri sulla riforma.
“Così come è stata concepita la nuova normativa non sembra davvero aprire le porte a nuove attività – esordisce Lillini -, perché rischia concretamente di favorire il solo accesso di grandi gruppi stranieri, cancellando decenni di storia dell’accoglienza. Non è stata infatti messa al centro la salvaguardia, la promozione e la difesa delle PMI che hanno operato nel settore turistico balneare, creando sviluppo e crescita. La nostra è una peculiarità tutta italiana e se le liberalizzazioni non sono condotte con coerenza, equilibrio ed attenzione, la contropartita sarà la perdita secca di valore dell’intero settore. Tutto ciò . prosegue Lillini- non porta giovamento all’utenza, ma un eventuale e futuro abbassamento degli standard qualitativi da parte dei nuovi concessionari, i quali avranno come unica priorità quella di rientrare dall’investimento nel più breve tempo possibile”.