Ancona, 28 settembre 2018 – “La proposta di legge sulla Class Action, se dovesse passare in aula, sarebbe l’ennesima dimostrazione di accanimento contro le imprese” . Ne è convinto Claudio Schiavoni, Presidente di Confindustria Marche, che interviene sul probabile cambiamento delle norme in materia, dopo che la Commissione Giustizia della Camera ha dato il via al Progetto di legge della maggioranza. Il testo è atteso in aula per lunedì.
In Italia dal 2010 è operativa la disciplina consumeristica che delinea un modello di class action idoneo a tutelare i diritti dei consumatori e, al contempo, a evitare comportamenti opportunistici a danno delle imprese. “Sul fronte europeo, la nostra class action costituisce una best practice, ma questa proposta di legge la vuole stravolgere” sostiene Schiavoni . Confindustria è sulle barricate dopo “aver valutato le novità che sarebbero introdotte, tra cui la retroattività delle nuove regole che espone le aziende a contenziosi per fatti accaduti anche 10 anni prima e la possibilità per i singoli di aderire all’azione anche dopo la sentenza di condanna, il che favorirebbe comportamenti opportunistici da parte di chi può stare a guardare e poi “salire sul carro” a seconda dell’esito. “Ancora una volta prendiamo atto che siamo in un Paese che vede le aziende come un male necessario – aggiunge ancora Schiavoni – e come l’unico capro espiatorio in caso di problemi: ben venga un meccanismo di tutela per chi subisce un danno da un’impresa, ci mancherebbe … ma mi sembra evidente che la scelta di imporre alle imprese il pagamento di un compenso “premiale” agli avvocati quando la causa va a buon fine assuma una valenza punitiva. Per non parlare del fatto che la class action diventerebbe utilizzabile per qualunque tipologia di danno, col rischio di aumentare indiscriminatamente il contenzioso”.
Il Presidente di Confindustria Marche si appella “a tutte le forze politiche che saranno chiamate lunedì a votare la proposta di legge affinché per una volta agiscano con senso di responsabilità .”