Preparare gli operatori economici ad affrontare meglio le pressanti sfide del mercato attuale, ma soprattutto formare una nuova classe imprenditoriale in grado di rilanciare lo sviluppo sul territorio. Sono questi i due obbiettivi principali della “Business school” che la Conflavoro di Ascoli sta per avviare nella provincia picena, partendo dalla sede di San Benedetto del Tronto. Lo annuncia il responsabile dell’organizzazione che nell’ascolano conta 150 soci aderenti, Simone Marcelli. “Sarà rivolta sia ai titolari di imprese, che hanno già una loro attività nei più diversi campi – spiega Marcelli – ma che devono potenziare alcuni aspetti del loro business, sia ai ragazzi e ai giovani laureati che hanno talenti, idee e progetti per il futuro, ma devono accrescere le loro competenze operative per riuscire a far partire le loro aziende ed avere poi successo. I corsi, tenuti da consulenti , esperti e docenti universitari, verteranno su numerose discipline – dalla contabilità al marketing , dalle vendite alla sicurezza sul lavoro, alla sicurezza informatica, ma la metodologia usata non sarà di tipo tradizionale ma basata su un rapporto interattivo, teatrale tra formatori e allievi, in grado di coinvolgere meglio i partecipanti negli argomenti e nei temi discussi. Ci attendiamo – continua il consulente aziendale – una significativa richiesta di iscrizioni , anche alla luce delle difficoltà che il territorio locale sta vivendo a causa della crisi recente, e delle difficoltà legate ai costi burocratici e ambientali che le pmi devono affrontare in Italia.” La Conflavoro intanto, che ha la sede nazionale a Lucca e non a Roma ( 34 mila soci in totale ), prosegue nell’Ascolano, nelle Marche ( a Fermo, in particolare) e in Abruzzo la propria attività di consulenza e assistenza alle attività commerciali e produttive presenti nella zona. Lo strumento principale offerto alle aziende, artigianali, piccole e medie, è soprattutto quello dello svolgimento di approfondite analisi sulle realtà monitorate con la proposta di soluzioni e servizi mirati ad ogni impresa, sia gestionali che di sostegno finanziario con lo scopo di ridurne i costi complessivi e migliorarne l’efficienza generale. E questo approccio sta pagando, visto che l’associazione è in notevole crescita, e si pone il traguardo di raddoppiare gli aderenti entro il 2020 ( da 150 a 300 imprese). “Negli ultimi anni siamo riusciti a salvare numerose attività e molti posti di lavoro – afferma Marcelli – che altrimenti sarebbero andati persi con una grave perdita per il patrimonio economico e sociale del nostro comprensorio. E ciò facendo scoprire a titolari o figli di imprenditori scoraggiati di fronte ai troppi ostacoli posti dalla realtà attuale, dove sbagliavano e dovevano potevano agire per dare nuovo slancio ai loro programmi. Con pazienza, efficacia e un attenta azione di controllo ed efficientamento delle proprie imprese.” La sede provinciale di Conflavoro è in via Pontida 6 a Porto d’Ascoli.
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