Camerino 4 ottobre.- Siamo ormai ad ottobre, e molti sfollati dei comuni terremotati non ricevono il contributo di autonoma sistemazione dal mese di giugno. Questo accade in particolare a Camerino, cittadina di 8 mila abitanti che ha dovuto “chiudere” l’intero centro storico a causa delle scosse dell’ottobre 2016. Qui sono moltissimi i residenti che stanno chiedendo spiegazioni al Comune in merito ai ritardi nelle liquidazioni del Cas, necessarie per pagare gli affitti degli appartamenti dove sono ospitati. Una situazione che ha spinto il sindaco Gianluca Pasqui a protestare ed fare ancora appello alla Protezione civile della Regione Marche affinchè provveda ad erogare le somme previste, dal luglio al settembre di quest’anno.
“Con riferimento alla vostra segnalazione – scrive Pasqui nella lettera indirizzata alla Regione – i nostri uffici hanno provveduto, come già fatto in precedenza, a implementare il report UE, inoltrato dal Comune di Camerino con i dati richiesti. Tutte le integrazioni sono state già inserite nella piattaforma Cohesion Work PA, posizione per posizione, e il lavoro è stato ultimato con il conseguente invio del report definitivo. Si chiede quindi la liquidazione sia delle somme relative ai mesi di luglio che delle some relative ai mesi di agosto e settembre 2018”.
Perchè accade ancora questo, a 2 anni dal sisma e considerando anche tutti gli annunci fatti dalle istituzioni sulla disponibilità dei fondi consistenti, di varia provenienza per fronteggiare l’emergenza terremoto, non è dato ancora sapere. Forse non sempre la responsabilità di ritardi e inefficienze, diciamo noi, è della macchina burocratica ma anche di chi quella macchina la dovrebbe far funzionare.